Abaddon di Leonardo Recanatini Satriano ⥀ Passaggi

La rubrica Passaggi, sempre a caccia di prose brevi, dedica il suo spazio di oggi a un testo di  Leonardo Recanatini Satriano dal titolo Abaddon. L’editoriale della rubrica può essere letto qui

Illustrazione realizzata sul testo da Valentina Vallorani, Abaddon, 2023.

 


Correva nella foresta e non poteva fermarsi. Attorno a lui indovinava felci, abeti, tronchi marci. Non sentiva stanchezza, percepiva soltanto il suo veloce avanzare e il battito tuonante del suo cuore. Nel fogliame alla sua sinistra intravide due uomini che si davano la mano davanti a una capanna: la faccenda non lo interessava e non si fermò. Uscì dal sottobosco e con due balzi giunse al fiume. Sul fiume c’era una fanciulla bionda, stava su una piccola barca bianca. Incrociò il suo sguardo mentre guadava il fiume e passava oltre. Al centro di una radura sedeva una figura incappucciata con un libro tra le mani. Qui rallentò un poco per riprendere fiato e ripartì più veloce di prima. Sul limitare della foresta, ai margini dei campi coltivati, vide il leone. Era l’ora del crepuscolo. Si tolse i sandali, dicendo loro:

Mie comode calze, mi avete condotto fin qui ma ora vi devo abbandonare, come salendo una scala si abbandonano i singoli gradini.

Li gettò nella vegetazione e salì in groppa al leone. Sulla terra brulla si diressero assieme verso la città.

 

 

 


Chi volesse proporre prose brevi e illustrazioni per la rubrica, può inviarle a questo indirizzo email: 

Valentina Vallorani, Abaddon, 2023.

Recanatini Satriano