Argo condanna l’irruzione della Polizia nella Biblioteca di Bologna
Argo, rivista nata nel 2000 proprio in una biblioteca universitaria di via Zamboni a Bologna, esprime la sua indignazione nei confronti dell’irruzione degli agenti in tenuta antisommossa nella Biblioteca di Discipline umanistiche, avvenuta giovedì 9 febbraio scorso.
Chiede pertanto le immediate dimissioni del Rettore in carica, ing. Francesco Umbertini, e di tutti coloro che hanno autorizzato questa azione esecrabile e inaudita nei confronti di giovani in formazione, che non possono essere cacciati a manganellate da un luogo simbolo del diritto allo studio, anche qualora lo abbiano occupato, perché esiste il principio dell’azione popolare, sin dai tempi dell’antica Roma, contro provvedimenti ritenuti ingiusti, come i tornelli. Rispondere a una mobilitazione popolare, che aveva raccolto l’adesione di 600 studenti in due giorni, con la repressione ricorda le pagine più buie della storia.
È giunta l’ora che questo paese smetta di maltrattare i giovani, non solo costringendoli a subire da 40 anni politiche dissennate, a base di privatizzazioni, recinzioni, tagli allo stato sociale, ma aggiungendo al danno la beffa e reprimendo il dissenso, quando emerge nei modi più disparati e persino liminari, come in questo caso. È giunta l’ora per i giovani di non essere più maltrattati da questo paese. È giunta l’ora per i giovani di avere ciò che spetta loro, hic et nunc. Est modus in rebus. La misura è colma.
Fonti:
Cronaca giorno per giorno della lotta studentesca a Bologna
Pagina Facebook del Collettivo studentesco che ha avviato la mobilitazione