Un baluardo di dichiarata stranezza ⥀ Schizoprosa di Luke Ballordo

Torna Luke Ballordo con le sue schizoprose. Lasciato sfilare Il manipolo di sconosciuti, uscito dalla Gogna e fatti i conti con La [sua] presunta trasparenza, ora LB si erge, di fronte a noi, quale Baluardo di dichiarata stranezza

Immagine in copertina di Cristiano BaricelliUn baluardo di dichiarata stranezza, 2022.

 


 

Quando sono talpa la mia casa è dentro di me ed essa mi infonde comodità poiché parla al mio cuore, ma conducendomi a trascurare il mio aspetto esteriore.
Perciò, essendo effettivamente cieco esteriormente di voce, non riesco a trasmettere agli altri il mio agio da essi confuso con della ripugnante eccentricità.
D’altro canto sono gli altri sistematicamente invischiati nel liquido del noto che a me pare fatto di una normalità disarmante, d’una assuefazione soporifera e di una regolarità meccanica, industriale oserei dire.
Con ciò, possedendo essi il monopolio della normalità, mi occludono diversi angoli di manovra dal discernere la mia malattia da me stesso, che in un certo senso rappresento un baluardo di dichiarata stranezza.

Quando invece sono casa, mi sembra di vestire uno scafandro che tutti indubbiamente apprezzano e io poi me ne compiaccio, ma quel vuoto apparente io sento sempre tra me stesso e i muri di questa specie di casa, salvo quando quest’ultima si accavalla con altri muri a me familiari, perciò anestetici.
Non sembrano, a conti fatti, disporre le mie stesse pareti di un silenziatore incorporato
e sono oltremisura dotate di un materiale particolarmente spugnoso nel trattenere un mormorio saturo del pensiero totale, che rilascia un limpido caos tra opposti, che ineccepibili intessono compromessi sommessi tra l’insidiarmi e il non insidiarmi.
Sono muri esplosivi e annichilenti che in slow motion mi esaltano e mi schiacciano contemporaneamente, come prendere il bene e il male, frullarli insieme e passarli con un passino quasi impermeabile che mi circonda completamente.
Perciò, la mia vita è un operatore ecologico che ricicla o smaltisce:

Appostamenti su verità sospette
Pedinamenti di parvenze fugaci
Trattative tra finti nemici e falsi amici
Inseguimenti dell’ultima spiaggia
Torchiature di quesiti obliqui
Frecciatine senza età, cioè sia vive che non nate
Tiritere compresse, perfette pantomime e un mistero faticoso da sturare nelle tubature del lavandino dell’ignoto,
ma che ambisco alla stregua del solito noto.

 

 

 


 

Cristiano BaricelliUn baluardo di dichiarata stranezza, 2022.