Beniamino l’asino di Carlo Selan ⥀ Passaggi

La rubrica Passaggi ospita nella sua pubblicazione di oggi una prosa breve di Carlo Selan. L’editoriale della rubrica può essere letto qui

Illustrazione di Carlo Selan, Beniamino l’asino, 2022.

 



per Manuel, anima gentile

 

26 novembre 2022, in una chiesa di Casarsa

Mi è capitato spesso di provare vergogna nel guardare un affresco o una pala d’altare dipinti da qualcuno con un nome e un cognome provenienti dalla terra in cui sono nato: Pietro da San Vito, Giovanni Antonio detto il Pordenone, Jacopo da Rauscedo. Vergogna delle proprie origini e delle proprie mani, viste sempre come incapaci, rozze e indegne. «Ma la madre mia, contadina del mio Friuli, la più povera del paese, usava dirmi: Figlio, sono cose troppo grandi per noi!»1. Provo a chiedermi quante generazioni di persone prima di me sono state calpestate perché si formasse questa vergogna che nessuno mai dovrebbe provare, quanti della mia gente hanno solamente lavorato e abbassato la testa, accettando senza domandarsi mai, senza dare voce a una rabbia. Il senso di colpa dell’asino, del mûs. Penso ai miei nonni, a biografie che in fondo non hanno mai voluto raccontare né ricordare: questo mi hanno insegnato.

In questi giorni mi sono fatto un nuovo amico, un asino di nome Beniamino. Insieme siamo felici. Forse siamo scemi e perditempo ma sappiamo di essere belli e che se le patate non sono dei fiori, sono comunque molto buone da mangiare. Mentre cammino per nuove strade con Beniamino, provo a dire alla mia gente che sto imparando a scrivere e a disegnare senza colpa, ad amare senza colpa e senza dolore e che sono ancora arrabbiato con loro, anche se presto passerà. Beniamino conosce dei canti bellissimi e sinceri, alcuni allegri per allontanare i giorni scuri, altri sereni per riposare ogni tanto. In cambio delle sue canzoni, io ogni giorno gli do da mangiare e costruisco per noi due un piccolo riparo per dormire. Lui ha la sua voce e io le mie mani: questo ci basta. Ogni tanto, vagando per i paesi, incontriamo persone che non conosciamo e c’è sempre qualcuno che ha voglia di offrirci un bicchiere di vino o una tisana calda in inverno. È la casa meno violenta che abbiamo abitato, è la nostra semplice e cara vita.

 

1 Da una poesia di David Maria Turoldo.

 

 

 


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Carlo Selan
Carlo Selan, Beniamino l’asino, 2022.