Borgopoli ⥀ Opera collettiva solarpunk #1
Comincia il viaggio nelle Marche del presente futuro, nella Borgopoli, raccontato in un’opera collettiva solarpunk. Si parte con un racconto di Valerio Cuccaroni, accompagnato da un’illustrazione di Marco Montironi. È possibile leggere qui l’editoriale della rubrica e la lista dei racconti
#1
Borgopoli. Municipio Recanati. Torni alla macchina, après un verre de vin rouge, una vernaccia di Serra Petrona, bevuta alla libreria-café Passepartout, passando per vicoli e passaggi segreti, fra la torre antica e un notturno. Ripercorri all’inverso, con la mente, il cammino che ti ha portato qui.
Un maestro di storia dell’arte e artista del realismo bizzarro.
Un amico, anche lui allievo del maestro, disegnatore della Rainbow e violoncellista.
Un agitatore culturale che gestiva un centro affacciato sulla riviera del Conero, dove d’estate il Circo Paniko alzava il suo tendone.
Un libraio dandy.
Un direttore di museo e un’assessore alla cultura dalla vista lunga.
Un circolo Arci che esiste da vent’anni ed è tuttora vivo e attivo.
Amici e amiche venuti dal Municipio Ancona.
Due redattori corsari, che crearono una rivista-troll per rispondere ai fatti di Macerata, una vicenda di cronaca nera che dovrebbe diventare un romanzo western.
Lungo questa strada, che ripercorri all’inverso, occorreva incontrarli tutti perché ascoltassero con te il violoncello apocalittico, colmando la sala del museo Villa Colloredo Mels.
Se parti da Ancona, Google Maps per andare a Recanati ti fa passare per via Carlo Marx. Come per andare a Valle Cascia, che è la vostra Wahlheim, dove d’estate lo spirito di Werther va in corteo con la tribù della Congerie, dietro allo ierofante e alle menadi di Montecassiano.
Qui i borghi natii e selvaggi formano una metropoli diffusa, distesa dalle montagne al mare, dai monti della Sibilla al Mediterraneo, tra colline boscose arate dai metalmezzadri fino a spiagge di velluto e altre di catrame. Ora anche i lupi tornano a valle.
La visione inizia così. Sui camini spenti della raffineria, nell’era defossilizzata, crescono alberi. È la locandina per l’ultima manifestazione ambientalista.
Marche Solarpunk. Il tempo di arrivare da un capo all’altro della Borgopoli è simile a quello che occorre per attraversare una metropoli: in auto occorrono 2 ore per andare da Pesaro ad Ascoli Piceno (200 km), 1 ora a Paris dalla Cité Universitaire a Saint Denis (14 km). La Borgopoli, come la Ville lumière, sarà collegata da una fitta rete elettrificata di Metro + Rete Espressa Regionale RER.
Siamo questa comunanza da un milione e mezzo di sapiens e miliardi di animali e vegetali.
E questo è solo l’inizio.
CONTINUA fino al 2050
(Racconto di Valerio Cuccaroni)
Per contribuire con illustrazioni, fotografie, video, storie, canti, inviare il proprio contributo a: argo@argonline.it. I contributi, che dovranno rispettare i criteri esposti nell’editoriale della rubrica, saranno selezionati dalla Redazione e pubblicati in creative commons
Valerio Cuccaroni
Dottore di ricerca in Italianistica all’Università di Bologna e Paris IV Sorbonne, Valerio Cuccaroni è docente di lettere e giornalista. Collabora con «Le Monde Diplomatique - il manifesto», «Poesia», «Il Resto del Carlino» e «Prisma. Economia società lavoro». È tra i fondatori di «Argo». Ha curato i volumi “La parola che cura. Laboratori di scrittura in contesti di disagio” (ed. Mediateca delle Marche, 2007), “L’Italia a pezzi. Antologia dei poeti italiani in dialetto e altre lingue minoritarie tra Novecento e Duemila” (con M. Cohen, G. Nava, R. Renzi, C. Sinicco, ed. Gwynplaine, coll. Argo, 2014) e Guido Guglielmi, “Critica del nonostante” (ed. Pendragon, 2016). Ha pubblicato il libro “L’arcatana. Viaggio nelle Marche creative under 35” e tradotto “Che cos’è il Terzo Stato?” di Emmanuel Joseph Sieyès, entrambi per le edizioni Gwynplaine. Dopo anni di esperimenti e collaborazioni a volumi collettivi, ha pubblicato il suo primo libro di poesie, “Lucida tela” (ed. Transeuropa, 2022). È direttore artistico del poesia festival “La Punta della Lingua”, organizzato da Nie Wiem aps, casa editrice di Argo e impresa creativa senza scopo di lucro, di cui è tra i fondatori, insieme a Natalia Paci e Flavio Raccichini.
(Foto di Dino Ignani)