Canoni di Gianluca Garrapa ⥀ Passaggi

Riprende oggi la rubrica Passaggi, dedicata alla prosa breve, che con quest’anno arriva alla sua quarta edizione. Il testo di oggi è una serie di Canoni a firma di Gianluca Garrapa, accompagnata da un’illustrazione dell’autore. L’editoriale della rubrica può essere letto qui

Immagine in copertina Gianluca Garrapa, Sovrapposti errori, 2023.

 


Canone della passeggiata e dell’errore

e allora chelene il pensi c’è mocativalta ero è rote difflaerepasse ante nel la nza trggiataa cit tà perché il cen l’occh dellio tro sto rico non può che ve o sguade conte e lo nere pensi sguardordo che eri nuo vi e però in quinseesto cammi gue tra gianqu nando si fan aluca che scrindonove la penna di acca dere le cose decarlta del futu e rigianderlu ro e i proge che ca che tti come l’idea digritoitarna i pidi un nuexel a schstorermo e poi in unnaca lo scrivso ovo lavoro dopo e nell’altentero aver per so è sempalre sembsurarsi un rifi nel mez o  computo zo del cambia un ritorleanno nello che non si dica mento epo riprta ete percal ca la già poca festevog ognggio lia di viv i voldi ricta c’è diffeogere in un panizrenza si differione enzia e allora ese non monon ritcarornalto merito il tacritornelloea cratico e poi: e noperper cochén la consaèsa si perde questo in terropevolezzatto il la voro? intedelrrogativo Per un err un distrarre la senrifisazione dal moutondo ma un attrore non creaarrca e il pensiembia.ro al motivo dindo in questo un incom quando che im poverisce la dina petente. mica del fluido?

Voci

e allora elencativa la passeggiata dello sguardo in questo quando del rider che ritorna e storna lo scrivente al suo compleanno di carta al festeggio di ricognizione cartacea: e non è questo interrotto interrogativo un distrarre la sensazione dal mondo ma un attrarre il pensiero al mondo in questo quando che impoverisce la dinamica del fluido?

che c’è molta differenza tra l’occhio che vede e lo sguardo che insegue tra gianluca che scrive la penna di carta e gianluca che digita i pixel a schermo e poi in un caso e nell’altro è sempre sembrarsi un rifiuto un ritornello che non si ripete perché ogni volta c’è differenza si differenzia e allora non ritorna il ritornello perché la consapevolezza del rifiuto cambia.

il pensiero è roteante nella città perché il centro storico non può contenere pensieri nuovi e però camminando si fanno accadere le cose del futuro e i progetti come l’idea di un nuovo lavoro dopo aver perso nel mezzo del cambiamento epoca la già poca voglia di vivere in un paese non molto meritocratico e poi per cosa si perde il lavoro? Per un errore non creativo di un incompetente.

 

Canone dello ricordo e della nostalgia futura

allora Perlenccosa ché adesso sei è quativaan la passe cora sedu ggiata to  lì as dellsente esto cam mentre la cos minare deno sguardo a di pietinte ra tro e intovoriore lganella rno? sen mem rm oria za soluente zione sti dettaamo anmuretto delladando verchiudein du passe e zone il giggiata corpo so una consaardino pevolee sono nreaazione suicinellael viale d cit el daria di ma gità poco ardinossa che cone un inset primatosiste nella dilat vola uscnteazione virt si pul endouale del nostisce lero io immagali e il inario attraven dalla toverso la pro è invi Bib liotecatesi dell’intelsibi le ma prese ligenza cosiddcon nte prop il pre rio cetta artifistito ome te ami di libco che sei lì i rinsi (** e **) noneme a me assdiven ente nel ri cordociale e come meta di quand ta o ci raccontfora di altri moin avamondi il no le sventu ane re della no e fumostra presa ora caria stro mondo esiste che nza anc lo he se tu è divsguard erso per ché i figl i la o vis inte mogli riore e ivamentee tu sto tto tatilresto e fo rnatile o fo rse anzi si sul quanrse come metocuro pudo del re pegg ionimia di altri di quanto sed possamondi? E il seacca uto dere a me e però nso di abbapo qui scrive nte i landono che pro voc e di mia macheviamo per aver dre mi pe distogliindaga rso un le dai pene cerca c oseavoro è tale negli oggetti pe sieritripar titirché ci connetra ricitteva con espiaceclo-vetro-cartaseri um dei rifiuti? e n on è vano se indaga il quest o volmenteani di cui ave che non è strada caso visita ricerca? e non è forse verità sospendere la linea  e  finalmen intrte raggiungere il nucleo incavamo desi usivi che ndescente ddilaella cosa? e non è discriminazione giusta sviare gli oggettiderio e il liqche non diveuido de side nteranno rante era cose dvicend evoleagli oggetti che saranno da tano l’ego un puntoma le azi cincerto in poi ende com e omeco gli ospe se soggettive dali or mai snon desid ques cio erano allte dall’uttro che far qua ilizzodrare i co to ventonti il den che aro liqu pres ido e que enze gollo imma soprteriale e an avvis che il socnfia le sute iale è solo gr all’asse ande tru lenzffa ai danza post nni dello stuola ato d’ani steumana? mo delle per se adsone. Ci si asciucura di quanbotti glia to la sof garsi e ferenza al fa che sa trui possa frrsi pi ene di lucuttare in termi cosa se e ni di god e odmpre ime non ori più n uova di giento e ric bottiglia oggetto dell’orale umano? Carta per sempre carta cosa e non più oggetto chezza pre disposto ardino. all’uticapi tale. Lizzo uomo?

Voci

allora elencativa la passeggiata dello sguardo interiore nella memoria della passeggiata corporea nella città poco prima uscendo dalla Biblioteca con il prestito di libri (** e **) non diventa inane e fumosa ora che lo sguardo interiore storna sul quando del seduto qui scrivente che indaga e cerca cose negli oggetti tripartiti tra riciclo-vetro-carta dei rifiuti? e non è vano se indaga il questo che non è strada caso visita ricerca? e non è forse verità sospendere la linea e finalmente raggiungere il nucleo incandescente della cosa? e non è discriminazione giusta sviare gli oggetti che non diventeranno cose dagli oggetti che saranno da un punto incerto in poi cose soggettive sciolte dall’utilizzo presenze sopravvissute all’assenza postumana? bottiglia che sarà cosa sempre e non più nuova bottiglia oggetto dell’orale umano? carta per sempre carta cosa e non più oggetto predisposto all’utilizzo uomo?

perché adesso sei ancora seduto lì assente mentre la cosa di pietra volgarmente detta muretto chiude in due zone il giardino e sono nel viale del giardino e un insetto volante si pulisce le ali e il vento è invisibile ma presente proprio come te amico che sei lì insieme a me assente nel ricordo di quando ci raccontavamo le sventure della nostra precaria esistenza anche se tu è diverso perché i figli la moglie e tutto il resto e forse anzi sicuro pure peggio di quanto possa accadere a me e però poi la voce di mia madre mi distoglie dai pensieri piacevolmente intrusivi che dilatano l’ego come questo vento che gonfia le lenzuola stese ad asciugarsi e farsi piene di luce e odori di giardino.

cosa è questo camminare dentro e intorno? senza soluzione stiamo andando verso una consapevole azione suicidaria di massa che consiste nella dilatazione virtuale del nostro io immaginario attraverso la protesi dell’intelligenza cosiddetta artificiale e come metafora di altri mondi il nostro mondo visivamente tattile o forse come metonimia di altri mondi? E il senso di abbandono che proviamo per aver perso un lavoro è tale perché ci connetteva con esseri umani di cui avevamo desiderio e il liquido desiderante era vicendevole ma le aziende come gli ospedali ormai non desiderano altro che far quadrare i conti il denaro liquido e quello immateriale e anche il sociale è solo grande truffa ai danni dello stato d’animo della persone. Ci si cura di quanto la sofferenza altrui possa fruttare in termini di godimento e ricchezza capitale.

 

Canone dell’errore e del lavoro

Seduto in attesa ho perso il lavoro ho lavorato per del colloquio di lavoro. Dunque non per un errore quasi dodici formale sto camminando. Sono l’errore anni seduto. Sono corpo lo al centro ha commesso. Sono più seduto il responsabile diurno e nel la comunità dell’ufficio che corpo. Sono rifiuto gare che ha inviato psichiatrica la mail che non si ricicla. Sono plastica con senza ho condotto laboratori allegare i moduli un cuore di carta. Schiacciato e poi ha rinviato di scrittura desiderante la mail nella discarica. Casalinga della notizia con gli non creativa allegati ma commerciale. Non lavoro a un indirizzo desiderante perché sbagliato qui qui dare mano Per bere birra mi dicono che innazitutto bisogna riappropriarsi all’errore gratis e mangio Mi piace pollo si poteva del proprio desi derio contro ogni imposizione rimediare e bryani di più.

Voci

Seduto in attesa del colloquio di lavoro. Dunque non sto camminando. Sono seduto. Sono corpo. Sono più seduto che corpo. Sono rifiuto che non si ricicla. Sono plastica con un cuore di carta. Schiacciato nella discarica. Casalinga della notizia commerciale. Non lavoro qui qui dare mano. Per bere birra gratis e mangio. Mi piace pollo e bryani di più.

ho perso il lavoro per un errore formale. l’errore lo ha commesso il responsabile dell’ufficio gare che ha inviato la mail senza allegare i moduli e poi ha rinviato la mail
con gli allegati ma a un indirizzo sbagliato mi dicono che all’errore si poteva rimediare

 quasi dodici anni al centro diurno e nella comunità psichiatrica ho condotto laboratori di scrittura desiderante non creativa desiderante perché innazitutto bisogna riappropriarsi del proprio desiderio contro ogni imposizione

 

 

 


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Garrapa
Gianluca Garrapa, Sovrapposti errori, 2023.