Nell’indifferenza generale centinaia di migliaia di lavoratori sono costretti ad andare a lavorare dai proprietari delle aziende, anche se non producono beni essenziali, e gli operatori sanitari muoiono per mancanza di presidi di sicurezza.
I sindacati faticano persino a convincere i dirigenti scolastici a lasciare a casa il personale delle scuole. Circolano comunicati disperati dei sindacati confederali unitari con generici appelli e speranze.Non è più il tempo di appelli e speranze. Solo nella giornata del 19 marzo sono morte oltre quattrocento persone tra cui sei medici in Lombardia. Bisogna dichiarare lo sciopero generale.
I lavoratori e le lavoratrici possono appellarsi al principio “Inadimplenti non est adimplendum”, articolo 1460 del Codice civile, dato che i datori di lavoro non adempiono alla sicurezza e salute dei lavoratori.
I lavoratori e le lavoratrici della conoscenza, alla cui categoria apparteniamo, dovrebbero mobilitarsi per primi per diffondere queste informazioni e spingere tutti gli altri lavoratori a scioperare per impedire che i colleghi continuino a morire perché obbligati a operare nelle strutture sanitarie senza gli adeguati presidi di sicurezza, a muoversi con i mezzi pubblici e affollarsi nei luoghi di lavoro.
Lavoratori e lavoratrici della conoscenza
Primi firmatari
Per la redazione di Argo: Valerio Cuccaroni (docente e giornalista), Andrea Bollini (redattore), Andrea Capodimonte (docente), Lorenzo Mondaini (operatore culturale), Fabio Orecchini (editor), Rossella Renzi (docente), Francisco Soriano (docente), Francesca Torelli (docente e graphic designer), Michele Bellantuono (operatore culturale), Annalisa Prestianni (operatrice culturale).
Per la redazione di Minima & Moralia: Christian Raimo (docente e assessore alla cultura)
Firmatari:
Per la redazione abrigliasciolta: Ombretta Diaferia (direttore editoriale & artistico) e Alessandro Gianni (socio fondatore)
Lorenzo Mari (docente)
Laura Di Corcia (poeta, giornalista e insegnante)
Paolo Giovannetti (professore, Università IULM)
Gianluca Garrapa (counselor e poeta)
Antonino Contiliano (poeta)
Carlo Bordini (poeta e scrittore)
Florinda Fusco (scrittrice)
Gianluca D’Andrea (insegnante)
Mariangela Guàtteri (poeta)
Riccardo Corsi (scrittore ed editore)
Sarah Van Put
Annamaria Ferramosca
Ilaria Grasso (impiegata e lavoratrice della conoscenza)
per la redazione abrigliasciolta: ombretta diaferia (direttore editoriale & artistico) e Alessandro Gianni (socio fondatore)
Condivido e firmo con passione
Sono d’accordo.
È proprio questo il pensiero che mi assilla questi giorni. Dunque partecipo pienamente
Firmo!
è questo il pensiero che mi assilla questi giorni. Dunque partecipo pienamente
Condivido l’appello e lo sottoscrivo.
Non so se sia giusta la definizione di” lavoratori della conoscenza”, ma come essere umano, scrittore ed editore (Edizioni degli animali e Portatori d’acqua), mi sento di condividere pienamente il vostro appello, che sottoscrivo.
Sono d’accordo e aderisco
Sono pienamente d’accordo e sottoscrivo.
Bloccare la produzione non indispensabile e garantire ai lavoratori pieno salario. Questa crisi la paghino i padroni!
Qui un appello di delegati e lavoratori al quale potete aderire https://www.rivoluzione.red/un-appello-di-delegate-e-delegati-coronavirus-i-lavoratori-non-sono-carne-da-macello/
aderisco con convinzione
La tutela dell’essere umano deve venire prima del lavoro.
Aderisco alla richiesta di sciopero generale per la tutela del personale.
Proclamato uno sciopero per il 24 marzo:
https://www.usb.it/leggi-notizia/sciopero-generale-il-25-marzo-usb-al-governo-chiudete-le-fabbriche-e-gli-uffici-non-ce-niente-di-piu-importante-della-salute-1523.html
Esprimo la mia solidarietà ai lavoratori italiani.
Aderisco alla richiesta di Argo perché ritengo che non possiamo permettere che lavoratori vengano sfruttati lavorando in condizioni di assoluto pericolo per se e per gli altri. Non credo che al momento il nostro paese abbia bisogno di aerei o armi ad esempio. Non chiedo lo sciopero dei medici, infermieri, operatori sanitari, lavoratori della filiera dell’agroalimentare o del settore farmaceutico che al momento sono vitali per la nostra sopravvivenza. A loro sono grata per il lavoro che stanno facendo e voglio per loro garanzie, tutele e riconoscimento di ciò che stanno facendo. Ilaria Grasso
Ilaria Grasso, impiegata e lavoratrice della conoscenza
Aderisco alla richiesta di Argo perché ritengo che non possiamo permettere che lavoratori vengano sfruttati lavorando in condizioni di assoluto pericolo per se e per gli altri. Non credo che al momento il nostro paese abbia bisogno di aerei o armi ad esempio. Non chiedo lo sciopero dei medici, infermieri, operatori sanitari, lavoratori della filiera dell’agroalimentare o del settore farmaceutico che al momento sono vitali per la nostra sopravvivenza. A loro sono grata per il lavoro che stanno facendo e voglio per loro garanzie, tutele e riconoscimento di ciò che stanno facendo.