Due parole su Hammamet di Gianni Amelio
Un breve commento su l’ultimo film di Gianni Amelio, Hammamet, che ricostruisce gli ultimi sei mesi di Bettino Craxi
Ho visto il film e ci ho ritrovato l’approccio filosofico che ho notato in altri di Gianni Amelio. La mise en abime del film nel film fa dell’opera la confessione postuma, impossibile e pazzesca di un essere rinchiuso nel suo mondo. La rottura del vetro è l’atto di ribellione contro l’istituzione psichiatrica, come già contro il collegio, che condanna questi atti di amore, insensati per gli altri ma non per chi li compie. Tuttavia non si può nascondere che Hammamet toglie dall’armadio scheletri che erano stati dimenticati lì dentro e invita a farci i conti, in modo per nulla consolatorio e con una gravitas che si concede solo di rado moti di leggerezza, ancora più pesanti, tuttavia, a ben guardare, come la scena della posa di fronte al carrarmato (capolavoro) e la scena del dialogo con Carpentieri (tragicomica).

Valerio Cuccaroni
Dottore di ricerca in Italianistica all’Università di Bologna e Paris IV Sorbonne, Valerio Cuccaroni è docente di lettere e giornalista. Collabora con «Le Monde Diplomatique - il manifesto», «Poesia», «Il Resto del Carlino» e «Prisma. Economia società lavoro». È tra i fondatori di «Argo». Ha curato i volumi “La parola che cura. Laboratori di scrittura in contesti di disagio” (ed. Mediateca delle Marche, 2007), “L’Italia a pezzi. Antologia dei poeti italiani in dialetto e altre lingue minoritarie tra Novecento e Duemila” (con M. Cohen, G. Nava, R. Renzi, C. Sinicco, ed. Gwynplaine, coll. Argo, 2014) e Guido Guglielmi, “Critica del nonostante” (ed. Pendragon, 2016). Ha pubblicato il libro “L’arcatana. Viaggio nelle Marche creative under 35” e tradotto “Che cos’è il Terzo Stato?” di Emmanuel Joseph Sieyès, entrambi per le edizioni Gwynplaine. Dopo anni di esperimenti e collaborazioni a volumi collettivi, ha pubblicato il suo primo libro di poesie, “Lucida tela” (ed. Transeuropa, 2022). È direttore artistico del poesia festival “La Punta della Lingua”, organizzato da Nie Wiem aps, casa editrice di Argo e impresa creativa senza scopo di lucro, di cui è tra i fondatori, insieme a Natalia Paci e Flavio Raccichini.
(Foto di Dino Ignani)