Ivan Arillotta, Comprendersi è una specie rara d’incidente, Ottolibri Edizioni, 2014
In dialoghi fulminei e affilati, Ivan Arillotta riesce a condensare spaccati di vita, veri e reali nella loro surrealtà. Dialoghi spesso tortuosi come labirinti, apparentemente senza uscita: assistiamo divertiti, ma anche preoccupati se non inquietati, al ribaltamento del senso comune, alla parodia di noi stessi. Spesso vi è un interlocutore più ingenuo, che in assoluta buona fede esprime una banalità: chi gli risponde sembra affetto da un attacco di filosofia, o meglio, da un po’ di sana pazzia. Lo spiazzamento è una delle armi dell’autore, che lo porta a fissarsi su quei dettagli che spesso diamo per scontati e assodati, un solido terreno su cui starcene al sicuro, sviscerandoli e decostruendoli, generando un dibattito a spirale, ipnotico e catartico.Oppure sfrutta abilmente l’equivoco, da cui emergono pensieri e conclusioni fuori misura, incomprensioni fruttuose. Situazioni estreme, rivoluzioni o alluvioni che siano, aprono finestre su realtà distorte ma tangibili, anche se scricchiolanti.
In alcuni casi, come un intruso, riconosciamo l’autore in una delle voci parlanti: sembra trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato ma è esattamente dove vorrebbe essere, un taccuino sempre pronto a raccogliere nuovi spunti. La metanarrazione domina la scena, collega il mezzo “parola” a se stesso in un cortocircuito: la risorsa fondamentale alla connessione umana dà prova della sua fragilità, mancando il bersaglio della comunicazione per centrare tuttavia quello della comprensione di porzioni di realtà spesso ignorate. La necessità di comprendersi a vicenda è pressante e frustrante, trova terreno fertile solo in rari casi accidentali. L’autore sfrutta tutte le incomprensioni possibili per creare una piccola e agile enciclopedia, affidata non ai pensieri dei filosofi ma alle voci dei passanti, degli amanti, dei medici curanti e persino delle montagne, affrontando i temi più disparati.
Lo stile si concede poche grazie, non ne ha il tempo e il modo: le voci si accavallano e si esprimono con sapiente semplicità. Non ha bisogno di molte descrizioni Ivan Arillotta, i suoi sono teatrini spogli, invasi da parole, pochi scambi di battute che arrivano al punto e lo ribaltano.
Ivan Arillotta è nato a Reggio Calabria e insegna filosofia. Ha pubblicato online e in antologie diversi racconti, è tra i fondatori del webmagazine unonove.org. Comprendersi è una specie rara d’incidente è il suo primo libro.
Simone Colombo