La Guerra al Terrore 2001-2017 | Valerio Cuccaroni

Vi ricordate la Guerra al Terrore? È la guerra che mancava in Europa dal 1945 e che nel mondo anglosassone è considerata la Terza Guerra Mondiale (World War III).

Dichiarata dal Presidente degli Stati Uniti George W. Bush e dal Primo ministro della Gran Bretagna Tony Blair, la War on Terror (Guerra al Terrore) è iniziata il 7 ottobre 2001 con l’invasione dell’Afghanistan ed è tuttora in corso. Il casus belli fu l’attacco al World Trade Center di New York, avvenuto l’11 settembre dello stesso anno e rivendicato da al-Qaida.

Il conflitto si è allargato con l’invasione dell’Iraq, da parte della coalizione guidata da Stati Uniti e Gran Bretagna, il 20 marzo 2003, giustificata con il falso casus belli delle armi di distruzione di massa presenti in quel paese. Tra i devastanti effetti della destabilizzazione dell’Iraq, ricordiamo la costituzione dell’esercito di Daesh o Isis, composto da guerriglieri giordani e iracheni alleatisi con al-Qaida. Per rispondere alla Guerra al Terrore i soldati dell’Isis, guidati da al-Baghdadi, hanno conquistato territori fra l’Iraq e la Siria, aggravando la guerra civile siriana e provocando milioni di profughi, riversatisi in Turchia ed Europa. Nel 2014 l’Isis ha proclamato la nascita del Califfato e si è distaccato da al-Qaida, ponendosi come guida militare e politica a livello mondiale.

La Pace che vantiamo di aver instaurato nel nostro continente da 72 anni, quindi, è solo apparente, anzi, a questo punto, è diventata un’imperdonabile menzogna. In effetti, la Guerra al Terrore è la più clamorosa delle guerre, tanto clamorosa da essere chiamata tale solo all’inizio e poi trasformata in “attacchi terroristici” quando si è riversata in Europa.

Le origini della Guerra al Terrore, ricordate all’inizio, sono note a tutti, mentre non è altrettanto chiara la sua cronistoria europea, iniziata nel 2004 con gli attacchi alla Spagna. Ricordate le bombe nella metropolitana di Madrid rivendicate da al-Qaida? Nel 2005 al-Qaida rivendicò anche le bombe nella metropolitana di Londra del 2005. Dopo dieci anni impiegati a rafforzarsi e aggiungere l’esercito dell’Isis a quello di al-Qaida, la Guerra al Terrore in Europa è ripresa in Francia, a gennaio 2015, con gli attacchi armati alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi, rivendicati da al-Qaida, e al supermercato cacher di Porte de Vincennes, rivendicato dall’Isis. I più li chiamarono di nuovo “attacchi terroristici”, ma era chiaro già allora che, dopo un decennio di pausa, la Guerra al Terrore era ripresa anche in Europa. Quegli attacchi, infatti, erano stati orchestrati da soldati bene addestrati, con tecniche da guerriglieri. Che si trattasse della prosecuzione della Guerra e non di singoli episodi, ce lo hanno confermato i successivi attacchi armati al Bataclan, allo Stade de France, a Saint Denis, quindi, sempre restando in Francia, nel 2016 a Rouen e Nizza, infine l’attacco agli Champs Elysées, di nuovo a Parigi, giovedì scorso. Che si tratti di una Guerra che coinvolge davvero tutta l’Europa è infine dimostrato dall’estensione del conflitto alla Germania con gli scontri avvenuti a luglio 2016: l’attacco a colpi d’ascia a Wurzburg, l’attacco armato a Monaco di Baviera, l’attacco a colpi di macete a Reutlingen e quello kamikaze a Ansbac, seguiti a dicembre dello stesso anno dai 12 morti provocati dal camion nel mercatino di Berlino. In Belgio ci sono stati gli attacchi all’aeroporto di Bruxelles e alla stazione della metropolitana di Maalbeek del marzo 2016. In Gran Bretagna, dopo le bombe del 2005, l’attacco a Westminster, nella capitale Londra, lo scorso marzo e a Stoccolma in Svezia il 7 aprile.

La Guerra al Terrore, iniziata nel 2001 e tuttora in atto, ha generato il suo fine, diventando la corsa al massacro che era fin dall’inizio. La Guerra al Terrore si è dimostrata una guerra che non combatte il Terrore ma lo genera e lo alimenta. Finché la Guerra è fuori dai confini sembra che al loro interno regni la Pace, ma la finzione è ormai insostenibile e tutti dovrebbero prendere coscienza che la Guerra non c’è solo in Medio Oriente ma anche in Europa e che o si ferma la Guerra al Terrore, ritirandosi dal Medio Oriente, o gli attacchi armati in Europa si ripeteranno e moltiplicheranno, come in ogni guerra.

Valerio Cuccaroni


La rivista Argo aderisce all’appello per la pace di Anpi, Arci, Cgil, Cisl, Uil e Acli “Basta con questo gioco alla guerra”.