La poesia comico-parodica dei messaggi che i nostri client classificano come spam ⥀ Niente di personale di Fabrizio Venerandi

Niente di personale di Fabrizio Venerandi è l’ultima opera non scritta personalmente dall’autore, di seguito presentata da Valerio Cuccaroni, curatore della collana Fari

 

Niente di personale Fabrizio Venerandi
Il libro è disponibile in pre-order fino al 13 novembre 2021

 

In Niente di personale Fabrizio Venerandi non scrive nulla di personale, appunto, ma usa i materiali della rete per comporre poesie con il linguaggio che domina Internet. Va alle origini della poesia italiana e riscrive la Commedia in ordine alfabetico, fornendoci il vocabolario completo dell’aldilà dantesco.

L’intelligenza artificiale non è tematizzata da Venerandi ma in realtà è il presupposto di una parte del libro. La Spam Poetry (nella prima parte del libro) nasce dalla formalizzazione di messaggi che il client di posta (Outlook, Thunderbird, ecc.) riconosce come spam grazie al machine learning in cui consiste l’intelligenza artificiale. Ragionandoci in effetti è una sorta di poesia comico-parodica dei messaggi che i nostri client classificano come spam. È il rovesciamento di ciò che Cielo D’Alcamo fece in Rosa fresca aulentissima. Cielo parodiava i messaggi che la Corte di Federico II classificava come poesia cortese usando ciò che la società dell’epoca classificava come personaggi di bassa estrazione sociale: Venerandi parodia ciò che la comunità poetica classifica come poesia usando ciò che i client classificano come spam. 

«adesso ho scoperto anche io come sedurre
la donna dei miei sogni
il successo è stato garantito
le ragazze parlano della mia incredibile
performance anche quando non ci sono
ho cliccato lì e sono diventato
il più grande dio del sesso
il mio membro era piccolo
l’ho allungato con un metodo sicuro»

E al romanzo cavalleresco potrebbe far pensare la Error Poetry: l’erranza del paladino della tavola rotonda è analoga a quella dell’internauta che va alla ricerca (quête) e compie errori su errori. Internet lo avverte: 

«Non sei completamente invisibile:
se navighi in incognito, la tua
navigazione non viene nascosta
al tuo datore di lavoro, al provider
di servizi Internet o ai siti web che visiti.»

Anche in Internet, dove dominano il linguaggio binario e gli algoritmi, non manca il mistero:

«Si è verificato un errore sconosciuto.»

Lingue sconosciute:

«Questa pagina è stata tradotta
da una lingua sconosciuta»

Avventure rischiose:

«Attenzione, prova questi esperimenti
a tuo rischio e pericolo»

Ciò che si rischia è addirittura la perdita della sicurezza e dell’identità personale:

«Non offriamo assolutamente
alcuna garanzia su ciò potrebbe accadere
se attivi uno di questi esperimenti:
il tuo browser potrebbe persino
andare in autocombustione!

Scherzi a parte, il browser
potrebbe eliminare tutti i tuoi dati
oppure la tua sicurezza e la tua privacy
potrebbero essere compromesse
in modi inaspettati.»

E come nella storia di Tristano e Isotta, l’errore può essere fatale:

«è occorso un errore fatale
durante la lettura del file»

Con quest’opera Venerandi prosegue la sua rifondazione del linguaggio poetico iniziata con Poesie elettroniche: ricollegandosi alle avanguardie storiche e alle neoavanguardie, sabota la lingua codificata della poesia ed elabora modi di agire poetici pescando dal nuovo volgare di massa, il linguaggio informatico, consentendo a tutti di praticare la poesia, sottraendola ai sacerdoti e alle sacerdotesse della parola incantata. 

Niente di personale è un libro di meta-poesia e meta-codice. Lo è a un secondo livello, in cui tutti i testi comici sono metacognitivi, dato che la comicità nasce dalla riflessione sui codici e dal loro rovesciamento. Al primo livello, come tutti i testi comici, fa ridere. Ed è raro che un libro di poesia in Italia, la patria della torre d’avorio, faccia ridere.

 

 

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