Prose di Niki-Rebecca Papagheorghìou ⥀ Passaggi

In occasione dell’arrivo del nuovo anno, come gesto di gratitudine per chi ha contribuito e ha seguito finora la rubrica Passaggi, pubblichiamo alcuni testi di una maestra della prosa breve: Niki-Rebecca Papagheorghìou (1948-2000)

 

I testi che seguono sono tratti da Il Grande Formichiere e altre, piccole, favole in poesia, pubblicato da ArgoLibri nella traduzione di Elisabetta Garieri per la collana diretta da Andrea Franzoni e Fabio Orecchini.
L’illustrazione in copertina è di Giuditta Chiaraluce, che ha impreziosito l’intero volume con le sue opere.

 


 

Torri

Ecco che ti innalzi anche tu come una torre, i tuoi occhi luccicano come finestre illuminate, e la tua vita fin qui si riassu­me a un blasone densissimo. Camminan­do da sola sul ciglio del fossato, mentre si alzano i ponti, così, mi dico, torreggia­no le amiche, chi in centro e chi in pe­riferia, perché ogni quartiere abbia una torre, ogni stradella una musica remota.

Che ci stavo a fare con persone come torri, io che sono fatta di carte da gioco, col mio delicatissimo equilibrio minac­ciato dal vento, e se cado rimarrà senza dimora l’uccello raggiante che mi abita.

 

 

 

Le risposte

A ciò che in lacrime chiedono le fragole, rispon­deranno un giorno ridendo i melograni. Enigmi invernali, su noci, su castagne, risolverà una pri­mavera come niente, con i fiori. Parlerà un gior­no novembre con marzo, risponderà dicembre a maggio. Ma io non sarò lì ad ascoltare. Sarò an­data con le fragole di una primavera trascorsa, con le noci misteriose, le insondabili castagne.

 

 

 

Le lenticchie

Le camomille analfabete, i cipressi intellettuali e al di sopra la Notte, che cucina per tutti, ora che è primavera, lenticchie d’oro.

 

 

 

Fuga

Il tempo mi sfiora e ho la pelle d’oca, dentro gli autobus pieni mi spintonano gli anni. Perseguita­ta scendo in campagna. Nascondimi, natura. Ri­chiudendosi queste porte mi impigliano la gon­na. Non tornerà la prima luce, continui pure la lucertolina a rivolgere il suo piccolo collo verso il sole. Una specie di notte ci inghiotte di ora in ora.

 

 

 

 


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Il Grande Formichiere – e altre, piccole, favole in poesia — Niki-Rebecca Papagheorghìou

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