per cosa non lasciare di Giuliano Mesa ⥀ Poesia inedita

Alle soglie del convegno “Cercare forme. L’opera e l’eredità di Giuliano Mesa” (15-16 giugno, Alma Mater Studiorum, Bologna), Argo ospita un suo testo inedito. Scritta nel febbraio 2009, per cosa non lasciare è l’ultima poesia di Giuliano Mesa a completamento della raccolta nun. Un dono preziosissimo per tutti i nostri lettori per il quale ringraziamo Tiziana de Novellis

 

 

per cosa non lasciare

di Giuliano Mesa

 

per cosa non lasciare,
nulla,
che non sia l’andare andato –
le nubi nere
trafitte dai lampi,
che vanno via –
la pioggia che cade,
le gocce, i rivoli –
cosa vediamo e non vedremo più,
questo mai visto da nessuno, nessun altro –
questo, portarlo dentro e dopo via –
percossi, percuotendo –

scheggia, schiena,
livido sull’osso,
sul nervo teso,
sulla soglia –
le mani aperte fuori,
a chiedere –
che sia non solo andare,
andare via,
che sia, da soli,
andare insieme
verso chissà dove –
luce che poi, che dopo –

[ la luce prima,
delle mani che toccano le palpebre,
luce di labbra sulle palpebre,
scure, chiuse, andate via ]

 

 

 

 

Mesa