Poeti in classe ⥀ La Punta della Lingua 2020

La poesia non parla solo agli adulti, ma anche ai bambini: l’antologia Poeti in classe si rivolge ai più piccoli

 

In occasione della 15° edizione de La Punta della Lingua, festival internazionale di poesia totale, Argo presenta dodici brevi interventi dedicati ad alcuni dei suoi ospiti più illustri e agli autori ormai scomparsi di opere che sono state recentemente riproposte nella nuova veste qui presentata.


 

Poeti in classe nasce dall’idea e convinzione che la poesia possa giocare un ruolo importante nello sviluppo della sensibilità e della fantasia del bambino. Il suo rapporto con la scuola sembra essere però contraddittorio: molti studiosi ne riconoscono il valore educativo, ma la poesia continua a entrare a fatica nei programmi ministeriali e, spesso, solo a discrezione dell’insegnante. È per questo che tra il 2015 e il 2016 le curatrici del progetto, Evelina De Signoribus ed Elena Frontaloni, hanno chiesto ogni mese a un poeta diverso di scrivere dei versi inediti per bambini accompagnati dal ricordo del primo incontro con la poesia. Voci che provengono da tutta Italia, non direttamente catalogabili come autori per l’infanzia, vanno a comporre un’antologia capace di rispondere alle domande dei bambini – sempre nuove e modulate su sensibilità differenti – e che ai bambini permette di scegliere tra una varietà di forme e di temi. Un’antologia che vuole celebrare l’importanza del dialogo col lettore e che vuole essere «un contributo di fiducia nei riguardi della poesia e della scuola». Ne presentiamo qui una selezione.

(introduzione di Cecilia Monina)

 

 

Cristina

 

Io e la Cristina,

avevamo sei o sette anni,

mi ci spennello ancora il muso,

quando mi viene la fantasia,

con quelle sue belle trecce nere

che le cadevano di dietro

fino a metà schiena,

annodate come le teste d’aglio

ma morbide, e che profumo

che facevano, era il soffritto di sua madre.

Poi un giorno, ci eravamo messi in testa

di misurare l’ombra del cedro del Libano,

in mezzo al mio giardino,

a metà pomeriggio:

un mare profondo, nero

e a pelo d’acqua un pallone,

un’altalena, due bici.

L’avevo presa in groppa

ed eravamo partiti, lei doveva

contare i passi e dirmi basta

quando saremmo arrivati alla fine.

Allora Cristina? Le avevo chiesto,

quanto è grande?

Cinquecento passi,

mille stelle, diecimila farfalle,

un milione di baci, aveva detto.

 

Giovanni Previdi, libraio, è nato a Carpi nel 1977 e vive a Bologna. Nel 2013 ha pubblicato la raccolta Due fettine di salame, poesie (Quodlibet) e nel 2015 Lettori. Variazioni sul tipo (Gallucci); fa parte dell’antologia Poeti in classe (Italic Pequod, 2017).

 

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Ogni tanto apro il frigo

e riscaldo le uova con le mani

o vado al davanzale e porto

fili per un nido.

Tutto ti aspetta, non ti ha mai mentito

come quando in un gioco

lontano ripetevo

al pavimento scusa

perché ti ho calpestato

e al divano chiedevo

il permesso per sedermi.

 

Franca Mancinelli è autrice dei libri di poesia Mala kruna (Manni, 2007) e Pasta madre (con una nota di Milo De Angelis, Nino Aragno, 2013), poi raccolti insieme ad altri inediti in A un’ora di sonno da qui (Italic Pequod, 2018). Nel 2018 pubblica Libretto di transito (Amos edizioni), uscito nello stesso anno con traduzione inglese di John Taylor, con il titolo The Little Book of Passage (The Bitter Oleander Press, Fayetteville, New York). Una silloge di suoi testi è compresa in Nuovi poeti italiani 6, a cura di Giovanna Rosadini (Einaudi, 2012) e con introduzione di Antonella Anedda, nel Tredicesimo quaderno italiano di poesia contemporanea, a cura di Franco Buffoni (Marcos y Marcos, 2017). Fa parte dell’antologia Poeti in classe (Italic Pequod, 2017). Traduzioni di suoi testi sono apparse su riviste e antologie straniere. Ha partecipato ad alcuni progetti internazionali, tra cui di recente Chair Poet in Residence (Calcutta, 2019). Dal progetto Refest – Images and Words on Refugee Routes (2018) è nato Taccuino croato, ora in Come tradurre la neve (AnimaMundi edizioni, 2019). Nel 2019 è uscito per The Bitter Oleander Press, con traduzione inglese di John Taylor, un volume che raccoglie i suoi primi due libri e alcuni inediti, At an Hour’s Sleep from Here: Poems (2007-2019). Il suo nuovo libro di poesia è in uscita nel 2020 per Marcos y Marcos.

 

La Punta della Lingua 2020. Protagonisti 1