Il cielo era già in noi – Franco Ferrara
Brossura
16×23,5 cm
pag. 160
ISBN: 9788831225410
cura di Giorgiomaria Cornelio, Gianluca Armaroli, Domenico Brancale
Con uno scritto di Rubina Giorgi
progetto grafico di Susanna Doccioli
ARGOLIBRI | Collana Talee | N.10 diretta da A.Franzoni e F.Orecchini
Dall’8 settembre in libreria
Descrizione
La collana Talee riscopre e presenta Il cielo era già in noi, opera del poeta, esploratore e archeologo, Franco Ferrara.
Il cantore della solitudine del deserto, il cantore del silenzio e dell’oltre, della parola luminare, “non detta”.
Idolina Landolfi
Al di là di ogni possibile classificazione, la poesia erratica e “alchemica” di Franco Ferrara penetra ed interroga la sostanza stessa delle cose, muovendo oltre l’umano verso un possibile “alfabeto degli inizi; una riscoperta di di Argolibri destinata a divenire un classico della poesia del Novecento.
Grande esploratore ed archeologo, scienziato e poeta, Franco Ferrara ha attraversato il secondo Novecento italiano (il suo esordio, Pascoli della nostra mano, è del 1960, cui fanno seguito altri venti volumi di versi) da un esilio singolare di voce e scrittura, da un altrove nomadico e inquieto lontano dai grandi gruppi editoriali come dalle accademie e dalla critica salottiera. A lungo dedito alla scoperta delle piste carovaniere utilizzate dai Romani nell’Africa Sahariana, sotto l’egida dell’Unesco, Ferrara ha attraversato, con versi mercuriali, i deserti materici della parola poetica, alternando autentiche meditazioni a “formulari” in versi, «nell’urgenza assoluta di spogliarsi dell’uomo umano» (Rubina Giorgi), rivolgendo la sua poesia minerale ed alchemica oltre il letargo delle categorie interiori e del tempo presente: perché «mitologia è ontologia», mattino di un altro giorno, viaggio che non ha fine, canto; ed è proprio dal canto silenzioso del deserto che questo libro proviene , riemerso dalle sabbie di un oblio che rischiava di oscurarne l’assoluta grandezza.
Franco Ferrara (16 marzo 1935 – 23 gennaio 2014) è stato esploratore, archeologo e poeta, nonché critico d’arte e fondatore di riviste letterarie. Ha pubblicato in vita oltre venti libri di poesia, tradotto dal polacco T. Karpowicz e U.Koziol, e lasciato incompiuto un romanzo comico-fantastico dal titolo Ritorno alle Indie meridiane, sua “dilettosa narranza”.
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