Il compleanno e altre opere — Florinda Fusco
Brossura
pag. 227 – 16×23,5 cm
ISBN: 9788831225342
progetto grafico di Susanna Doccioli
ARGOLIBRI | Collana Talee | N.8 diretta da A.Franzoni e F.Orecchini
dal 30 settembre in libreria
Le copie acquistate in preordine verranno spedite intorno al 20 settembre
Descrizione
Oltre duecento pagine con cui, a ritroso, si passano in rassegna oltre vent’anni di produzione poetica di un’autrice in cui l’inconscio, nella sua rivincita sul principio di realtà, si illumina di bellezza improvvisa e convulsa.
– La Repubblica di Bari, novembre 2022.
Argolibri presenta Il compleanno e altre opere di Florinda Fusco, per la collana Talee
«Questo è il mio corpo/cucilo senza/memoria». I versi di Florinda Fusco sono emersioni, nel senso anche di “emergenza”, da un poiein in crisi, insorgenze dal vuoto spazio della pagina, come un silenzio che “dice”, riempito di sangue e carne, perché espressione di un farsi poetico corporeo e sensoriale femminile. I sensi appaiono potenziati dalla tensione poetica: il corpo, seppur frantumato e sezionato, come per le mistiche della tradizione (ampiamente studiate dall’autrice), sembra giungere dove la parola non può arrivare; scisso, ancorato al terreno umico con piedi, mani, pelle e ossa, ma costantemente attratto dalla visione, dall’estasi, dalla pulsione, abstractio mentis che sempre lascia segni sul corpo, ferite versali di una sofferenza lacerante incistata nel corpo. La parola perde così il suo tenore analogico e diviene “corpo” per se stessa, corpo politico, spettrale e dinamico, come snodo della tensione, come derma della relazione abissale tra vita e morte, tra necessità del dire e afasia: corpo scrivente, sessuato, iper-esposto, benché usato, come ha scritto Biagio Cepollaro, «per un’esperienza che di corporeo non ha più nulla».
Una ricerca poetica che affonda nel pre-verbale, verso l’oltre della parola, per cui le immagini e i suoni sembrano giungere da un luogo lontanissimo, «da una profonda instabilità semantica, da dove si ricomincia a parlare, a nominare», ha scritto Giuliano Mesa. Una poesia radicale, intesa come interrogazione al mondo che non può avvalersi di vecchie risposte, di vecchie domande – e che domanda ancora, “di nuovo”, protendendosi «verso la precoscienza del genere, prima del gender ma anche oltre il gender, scavalcato per estremizzazione sensoriale e auto-percettiva, tra residui di coscienza politica e lacerti di memoria autobiografica», come precisa Margherita Ganeri.
Interlocutrici fondamentali dell’autrice sono Simone Weil e Hannah Arendt, tra quelli più propriamente poetici Amelia Rosselli, Edoardo Cacciatore ( attraversati a lungo dall’autrice nei suoi studi e nella produzione saggistica) e Alejandra Pizarnik (tradotta magnificamente dalla Fusco, traduzione che le valse il Premio Bernard Simeone).
Nel libro, oltre all’inedito Il Compleanno, è contenuta la trilogia Tre opere (Linee, Il libro delle madonne scure, La Signora con l’ermellino) che ha reso Florinda Fusco una delle voci più innovative e radicali della poesia italiana del nuovo millennio.
Florinda Fusco ha pubblicato su varie riviste italiane e straniere. Nel 2001 esce Linee (Zona). Con Il libro delle madonne scure (Mazzoli 2003), illustrato da Luigi Ontani, è stata vincitrice del Premio Delfini. Ha tradotto dallo spagnolo l’opera poetica della scrittrice argentina Alejandra Pizarnik, vincendo il premio nazionale di traduzione Bernard Simeone(2004). Nel 2009 ha pubblicato Tre Opere (Oèdipus). Nel 2011 è uscito il libro multimediale Thérèse (Polìmata). Ha partecipato a vari festival di poesia in Italia e all’estero. Ha collaborato con la compagnia di ricerca teatrale Operabianco per il lavoro Ma e ha scritto per loro Film-Macchina della vista e dell’udito (edito nel 2017 dalla Camera Verde) partecipando a festival e rassegne di teatro in varie sedi tra cui la Triennale di Milano e il Festival dei due mondi di Spoleto. Nel 2020 con la collana Logosfere di Zona è uscito il testo bilingue The book of the dark Madonnas. Ha scritto monografie e diversi saggi di letteratura italiana moderna e contemporanea. Sono in uscita Materia osservabile e Quaderno non matematico. Suoi testi sono stati tradotti in inglese, in francese, in spagnolo e in greco.
ESTRATTI
da IL COMPLEANNO
0.3
Sono
la mia
lingua,
un albero
che cresce
dalla
mia testa
durante
un pranzo
di famiglia.
Guardo
la tavola
imbandita
– bicchieri
assonnati
posate
come ossi
di animali
piatti
di porcellana
che scaldano
il dolore – .
Pendono
sui nostri
crani
gli addobbi
della festa.
I corpi
rigidi
intorno
al tavolo.
Una crepa
nel pavimento
– fili
di acqua
lentamente
sommergono
la stanza –
sala da pranzo
subacquea.
Le posate
si sollevano
dai piatti
ruotano
come pianeti
intorno
alle teste.
Vedo
gli invitati
come
da lenti
opache.
I nostri corpi
si appiattiscono
in una foto
di famiglia.
Con
una grossa forbice
ritaglio
il tavolo
e le figure
attorno.
Copro
la foto
con una macchia
di inchiostro
blu
e l’attacco
sull’album
di famiglia.
– Ci scrivo
sotto:
intervallo
dell’anima.
da LINEE
0.5
il pane è nel cesto le giostre si muovono
un secchio di acqua bollente per scaldarsi
(Verónica attraversa la strada stringendosi il corpo)
le calze e le mosche la tovaglia e le mele
(il deposito di armi nella terra)
“spingi il pane sulla pancia”
il mondo è una cassa (un’urina lenta)
un tondo di mela da pesare sulla testa
pozzi di catrame e di carbone
(i pavimenti dei lager adesso sono sale da tè)
da LA SIGNORA CON L’ERMELLINO
0.1
c’è un rossetto nella stanza è come non visto
non ha odore ha pittato bocche di uomini e donne ombelichi crani rasati
cammino nella stanza giro intorno al tavolo lo osservo
non è gesso non è plastica o alluminio
non ha rumore non ha gesto non viene a me
nessun angelo intorno solo il mio passo umano
ci giocavo da bambina ora non ha memoria di me
lo prendo disegno un albero sulla mia pelle che cresce
dalle caviglie sul dorso la nuca
intorno al collo le braccia le mani cresce
come il mio sangue, come il lutto della terra
0.5
bisogna inventarsi un volto un trucco
contare il numero delle dita e tutte le linee del piede
segnare piccole croci sulla fronte e giocare a fare l’albero
tracciare cerchi sul pavimento intorno ai piedi e dire: io sono
fissare un punto nello spazio girare intorno al punto
bisogna chiudersi in una bocca e fingere di respirare
Rassegna Stampa
Online
- «IO NON HO PROTEZIONE» | LETTURA DE “IL COMPLEANNO E ALTRE OPERE” DI FLORINDA FUSCO, Andrea Conti su Poesia del nostro tempo.
- https://www.argonline.it/wp-content/uploads/2022/08/Florinda-Fusco.jpeg
- Anteprima su Le parole e le cose
- Florinda Fusco: portatemi un cielo adesso
- FLORINDA FUSCO, “IL COMPLEANNO E ALTRE OPERE” di Davide Toffoli su Avamposto
- L’ INTERVALLO DI ANTONIO SYXTY DEL 16 GENNAIO 2023 – N. 313 – FLORINDA FUSCO
- Apro l’armadio, dalla raccolta II compleanno e altre opere di Florinda Fusco, è la poesia del giorno su Fahrenheit Rai Radio3, 8 Maggio 2023
- Perderò i miei vestiti, dalla raccolta II compleanno e altre opere di Florinda Fusco, è la poesia del giorno su Fahrenheit Rai Radio3, 9 Maggio 2023
Quotidiani e riviste
Rossano Astremo, “Il compleanno” la rivoluzione dei versi nell’ultima Fusco, La Repubblica edizione di Bari, novembre 2022.
“Il compleanno” la rivoluzione dei versi nell’ultima Fusco
La poetessa barese, Florinda Fusco, torna in libreria con una nuova raccolta, Il compleanno e altre opere. Nelle opere inedite i temi di sempre trovano un nuovo, trascinante ritmo.
Torna in libreria Florinda Fusco, poetessa, traduttrice e critica letteraria barese, con Il compleanno e altre opere, edito dalla casa editrice anconetana Argolibri, negli ultimi anni assai attenta nell’adocchiare e pubblicare voci poetiche di qualità, lontane dai gusti dominanti in voga nel tempo presente per scelte stilistiche a volte ritenute oltremodo sperimentali. Il volume raccoglie altre tre opere già edite in passato, Linee (2001), Il libro delle madonne scure (2003), La Signora con l’ermellino (2009), l’inedito Il compleanno.
Il periodo trascorso dall’ultima pubblicazione del 2009 ha segnato un mutamento formale nella versificazione dell’autrice, la quale, però, ha continuato a ragionare su alcune costanti tematiche, tra cui la fanno da padrona l’infanzia, il corpo e l’io scisso. La spazializzazione del verso che nelle tre raccolte dei primi anni Duemila si dilatava in orizzontale sulla pagina, replicando visivamente alcune opere del Pagliarani maturo, viene sostituita nell’opera inedita Il compleanno da versi brevissimi, disposti su esili colonne verticali, donando al suo sperimentalismo una matrice altra, nella quale l’io lirico si fa febbrile e centrifugo: ”Sono / la mia / lingua, / un albero / che cresce / dalla / mia testa / durante / un pranzo / di famiglia. / Guardo / la tavola / imbandita / bicchieri / assonnati / posate / come ossi / di animali / piatti / di porcellana / che scaldano / il dolore”.
Un’ondata minimalista di versi che a volte si riducono in parole uniche e sospese generando un ritmo incessante nel quale la voce della poetessa trascina il lettore: ”Al centro / di un cerchio / di bocche / sorridenti / e deformate / una candelina, / sempre la stessa, / si moltiplica / e si espande, / una massa stellare / che per sbaglio tocca / la soglia / dell’al di là”.
Oltre duecento pagine con cui, a ritroso, si passano in rassegna oltre vent’anni di produzione poetica di un’autrice in cui l’inconscio, nella sua rivincita sul principio di realtà, si illumina di bellezza improvvisa e convulsa. Una poetessa meritevole di degna attenzione.
(Rossano Astremo)
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