Imballaggi — Jean-Patrice Courtois

18.00

con nota di Martin Rueff e postfazione di Andrea Inglese

Brossura

Formato 13×18 cm

ISBN 9788831225243

Traduzione a cura di Gabriele Stera

Progetto grafico di Francesca Torelli e Paolo Rinaldi

ARGOLIBRI | Collana Chimere | N.3 diretta da L. Voce e V. Cuccaroni

dal 28 aprile 2023 in libreria 

 



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Descrizione

Questo libro fu una svolta nella carriera poetica dell’autore (nato nel 1954) e lo è stato per la poesia francese del primoventunesimo secolo.

Martin Rueff

Argolibri presenta, per la prima volta in Italia, Emballages dello scrittore e filosofo Jean-Patrice Courtois, “una svolta” per la poesia francese contemporanea.

Il cielo è un bagaglio che fonde male, anche ad altissima temperatura.

Jean-Patrice Courtois

Imballaggi (Emballages), è una sezione autonoma tratta dalla raccolta Jungles Plates (Nous, 2010). La prosa di queste poesie è una trasformazione di frasi del mondo di oggi che mostra le forme emergenti nel flusso del “Grande Giornale” che ci è spedito ogni giorno. Bisogna forse salire nel treno delle frasi del mondo per frenarle o accelerarle creando delle differenze di fase. Ritroveremo echi del mondo capitalistico, ecologico, artistico, ricordi, la filigrana di poeti di varie lingue, l’acqua e i suoi avatar, le temperature e le variazioni di scala, il tutto in un fraseggio delle cose che «hanno ancora acquisito delle forme».

Dall’Introduzione di Martin Rueff

Prima che s’imponesse il termine inglese “packaging” – definendo una nuova epoca del marketing e del feticismo delle merci che rovescia il rapporto fra prodotto e involucro, il secondo essendo oramai più importante dell’interno, l’involucro diventa l’interno stesso – si parlava a ragion veduta di imballaggio. Imballaggio era e rimane una bella parola. Il termine traduce il francese “Emballages” e risale in italiano al 1349 (la Laura del Petrarca è morta da un anno). Gli “emballages” sono l’effetto (o il contenuto) di “emballer” come “imballaggio” lo è di “imballare”. Si tratta di sistemare le merci in contenitori adatti per il trasporto , l’immagazzinaggio e la vendita. F. Alberti da Villeneuve scrive nel suo importante Dizionario universale critico, enciclopedico della lingua italiana (1797-1805) che il termine è un “franzesismo del volgo de’ mercandi”. L’imballaggio stesso può essere di legno, carta, cartone, tessuti, metalli. Imballare è fare entrare in una balla, involto o pacco mentre in francese, “déballer” significa scartare – una merce, un regalo: “disimballare”.

 


 

Jean-Patrice Courtois, nato nel 1954 vicino a Parigi, poeta, critico e filosofo, ha insegnato letteratura e estetica all’Università Paris-Diderot. Lavora a diversi saggi sulla poesia. Come scrittore e filosofo si concentra sulle relazioni tra ambiente / ecologia / natura / spazio.

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