Rodolfo Bersaglia — Una spassosa Apocalisse
2020, pp. 236, formato 125×195 mm
ISBN: 9788831225076
Autore: Rodolfo Bersaglia
Argolibri | Fari – opere illuminanti | Collana diretta da V. Cuccaroni
Descrizione
Strane, bizzarre e deformi le creature di Rodolfo Bersaglia provengono dai margini, dalla provincia, ma puntano a conquistare la ribalta, il centro della storia. Mossi da impulsi e desideri comuni, soprattutto l’amore, si lanciano in avventure straordinarie, tanto finte e posticce da incarnare la verità del nostro tempo grottesco. Sacerdoti, giovani spiantati, portalettere, bariste: l’umanità che popola Una spassosa Apocalisse è la più varia.
Si inizia dall’attesa del salvatore, quindi dall’anno zero, che però è un anno zero del futuro, perché è un salvatore clonato che si attende, com’è normale che sia, al tempo della riproducibilità tecnica. Padre Yap e padre Gurla si esercitano con le reliquie dei santi per arrivare al giorno in cui riusciranno a clonare Gesù. Ci riusciranno?
Non è la trama a interessare chi narra le gesta di questi esseri bizzarri ma l’intreccio, il garbuglio, il grumo di piacere e dolore che spinge a esistere, a godere e soffrire chiunque di noi. Per non lasciarci smarriti nel labirinto il narratore ci tira a sé con il filo del racconto.
Autore
Rodolfo Bersaglia (Ancona, 1958) è un artista e studioso dell’arte. Docente di storia dell’arte e dottore di ricerca al dipartimento di Urbanistica dell’Università Politecnica delle Marche, ha pubblicato numerose monografie, tra cui Metàdriatico (affinità elettive). Pittore e scrittore, ha esposto in Italia e all’estero, ha pubblicato, tra gli altri, la raccolta di racconti Il fiato del mangiatore di fuoco (Pequod, 2002), Ancona Horror (Cattedrale, 2010) e Io al cubo (96 rue de la Fontaine, 2020).
Estratto
«Laureato in medicina e scienze biologiche, Padre Yàp prese i voti al termine della seconda facoltà, fu presto avviato a una brillante carriera scientifica in seno alla religione di stato. Fu poi nominato membro della commissione che doveva operare una nuova ricognizione sul Sacro Lenzuolo: analizzare nuovamente la Santa Sindone. Questo capitò quando concepì un sogno: il ritorno del Messia! Così gli ebrei sarebbero stati contraddetti e ogni altra religione avrebbe accettato il Cristianesimo con genuflessioni e successo generale. Replicare un comune individuo era considerato un deprecatissimo anatema, ma clonare il Messia sarebbe stato un bene per l’umanità. Quest’idea lo tormentava come l’uscio mal serrato è scosso dal vento. Insomma volle clonare il re di tutti i santi, colui che avviò la scuola dei santi e che vocò i santi stessi… volle clonare Gesù Cristo dalla Sindone»
– Recensione su Mangialibri
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