Descrizione
Stefano Raspini — Crepa poeta
Crepa poeta, riecheggiando nel titolo il celeberrimo motto Crepino gli artisti del drammaturgo e regista polacco Tadeusz Kantor, riconferma e testimonia fedeltà al senso politico e etico dell’azione poetica, alla destinazione collettiva del gesto e della parola in versi, quindi alla performance. Nella poesia di Stefano Raspini, tramite parodie, distorsioni e stravolgimenti del linguaggio poetico tradizionale e del troppo poetese corrente, mentre divampa l’invettiva orale rabbiosa la metafora lirica e onirica fa da controcanto, con esiti sorprendenti, commoventi e esilaranti.
Estratto
Kamerata di macerata
Eppure questa vita deve avere una luce dietro al quadro
ci sarà il modo
di vederci stimati
come fabbri d’urgenza al molo
senza intenzione si abbassa il cloro
il fondo non si vede anche se pulito
dammi una ragione
perchè spari a un nero
dammela vestita anche dalle nuvole d’alzheimer
dammela kamerata di macerata una ragione
folle
un’elica scentrata
una certezza flou
o solo una bigia chimera
non può questa vita sentire che si sfila la cornice
alzarsi un vento pesante che nessuno vuole
il contrario del contrario
di ogni cosa
non puoi ordinare il disordine kamerata di macerata
non vengono 2 koala a dirti il giudizio universale è in pericolo d’estinzione
non temere per la nazione
sveglia!
non esiste la nazione
nella gola roca il buco scuro dell’universo non ha bandiera
non assumere lucidità kamerata di macerata
non c’è buio nel fermo immagine della presunzione
non siamo esseri assoluti ma scaduti forse già estinti
i neri
sono gli ultimi a vederlo il giorno mai più spuntare
il nero è il colore che edifica il divenire
il tuo presente è un embolo fuggito dal sangue che non hai
riposa in pace kamerata di macerata il tuo perdono è una coperta antincendio.
Autore
Stefano Raspini è un poeta-performer, pioniere della scena italiana del Poetry Slam. Ha pubblicato Delirio (Baobab-Millelire, Reggio Emilia, 1993), AA. VV., Ipermarket Emilia Nord (Reggio Emilia, Baobab-Millelire, 1995), Antiretina (Reggio Emilia, Baobab-Millelire, 1998), Tramite inferriate (Torino, NoReplay, 2005), L’uomo benzina (Torino, Miraggi, 2015).
Crepa poeta è un’opera nata dalla corrispondenza tra Raspini e la poeta-performer Rosaria Lo Russo, che ha selezionato e curato i testi, in collaborazione con l’autore.
Versi roventi fuor di metafora, Giuseppe Caliceti su Il Manifesto.
Duetti #19 – Luigi Socci e Stefano Raspini: scrittura che respira, Lello Voce su Il Fatto Quotidiano.
“Crepa poeta” di Stefano Raspini: un homo humilis creato dall’humus, Stefano Pioli su Oubliette magazine.
Crepa poeta di Stefano Raspini, Sergio Garau su Le Monde diplomatique, maggio 2021.