Riceviamo e pubblichiamo la traduzione in italiano di un articolo di Jonas Staal, apparso originariamente sulla piattaforma eflux conversations, che parla di come la pandemia del Coronavirus stia collateralmente causando sia una diffusione di pratiche securitarie che di idee socialiste.
Una contrapposizione decisiva. L’ex vicepresidente Joe Biden, rivolgendosi alla platea in un discorso pseudo-presidenziale durante la sua campagna per la presidenza del 2020 contro Bernie Sanders, chiede un atteggiamento bipartisan di fronte all’epidemia di COVID-19, «perché il coronavirus non ha appartenenza politica.»1 Sanders invece, lo stesso giorno critica pubblicamente gli 1,5 trilioni di dollari versati a Wall Street da parte della Federal Reserve per salvare le aziende private a scopo di lucro, e rimarca l’urgenza di far passare la sua proposta politica chiave, il Medicare for All, cioè assistenza sanitaria per tutti, soprattutto nel periodo dell’epidemia, dalla quale saranno i più vulnerabili e precari tra noi ad essere colpiti più duramente2.
Biden si sbaglia, come al solito. Il COVID-19, o “coronavirus”, ha certamente un’adesione politica — specialmente pensando ai “big” delle case farmaceutiche e al mercato delle assicurazioni sanitarie, che nei mesi a venire otterrà profitti grotteschi dalla pandemia. Il virus ha svelato il sistema ideologico alla base delle nostre infrastrutture politiche, economiche e sociali — o ciò che ne è rimasto dopo decenni di privatizzazione e austerità neoliberista. Un meme che circola di recente sui social media mostra l’immagine del virus con la seguente frase: «che bel paese il tuo, sarebbe un vero peccato se mettessi a nudo la crudeltà insita nella sua stessa struttura». E il punto è esattamente questo: la diffusione materiale del coronavirus rende visibile una serie di contagi ideologici, sia passati che presenti, con gravi conseguenze reali. La questione fondamentale sta nel capire quale tipo di propagazione possa porsi in contrapposizione non solo alla minaccia del coronavirus, ma delle ben più gravi pandemie e fallimenti del sistema che dovremo affrontare nell’ormai imminente catastrofe climatica.

Ma partiamo dall’inizio. Esiste un’intrinseca interconnessione tra il coronavirus e il capitalismo globale, che, come sostiene Mike Davis «appare ormai come biologicamente insostenibile, in assenza di pubbliche infrastrutture sanitarie che siano veramente internazionali». Le massicce concentrazioni di bestiame, la caccia e la produzione di carne hanno contribuito a varie pandemie del passato, e sembrano aver contribuito anche a questa.4 Ancora più importante, la riproduzione del COVID-19 è favorita dal commercio e dai trasporti globali, una rete acclamata come la migliore di tutti i mondi possibili, che si rivela ancora una volta estremamente vulnerabile e necessita urgentemente di una iniezione di denaro pubblico — un’operazione destinata a mantenere intatto il sistema stesso e che, in primo luogo, crea le condizioni per questo tipo di crisi globali. La catastrofe climatica, resa possibile da quella stessa mentalità industriale di sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, non farà che incentivare tali pandemie nel prossimo futuro.5 Come scrive The Red Nation: «La crisi ha mostrato il sistema capitalistico per quello che è: anti-vita.»6
L’entusiasmo per la prevista riduzione delle emissioni di CO2 nei prossimi mesi a causa della pandemia7 — come se si trattasse di un esercizio globale di decrescita — suona alquanto falso, considerando che il bilancio delle vittime sarà in gran parte costituito da persone già estremamente vulnerabili a causa di malattie preesistenti, in età avanzata, senzatetto, prigionieri nei campi profughi in Grecia o nei centri di detenzione dell’ICE negli Stati Uniti, i quali erano già in pericolo di vita. I danni ai mezzi di sussistenza causati dalla pandemia incideranno in modo sproporzionato sulle classi lavoratrici e precarie, che dovranno pagare anche per salvare le società private e le banche attraverso le entrate fiscali. La Banca Centrale Europea sta già privilegiando i mercati finanziari rispetto alle infrastrutture sanitarie pubbliche, e nulla fa pensare che altri governi agiranno in modo diverso.8 Le classi dirigenti avranno le loro cliniche private, sistemi di supporto respiratorio e bunker di lusso, e la gioia per la notizia di un Bolsonaro positivo al virus o di un Trump come possibile prossima vittima sarà sempre di breve durata.9 In ogni caso, non ne soffrirebbero nel modo in cui ne soffriremmo noi in ogni caso. Ancora peggiore è la natura cinica e discriminatoria di chi vede nel virus un mezzo per risparmiare sullo stato sociale degli anziani, un’oscura prefigurazione delle strategie ingegneristiche genocide di cui sentiremo parlare sempre più, man mano che il movimento eco-fascista viene alla ribalta.10

Tutto ciò la semplice dimostrazione di una mentalità preesistente, di una preesistente propagazione: ogni giorno decine di migliaia di persone muoiono a causa della povertà, dello sfruttamento e della guerra. Queste persone si trovano ora ad affrontare anche questo virus, e per loro misure come il “distanziamento sociale”, il lavarsi regolarmente le mani con acqua e sapone, e il lavoro da casa sembrano semplicemente assurde, considerando che già il 25% della popolazione mondiale non ha accesso a servizi igienico-sanitari adeguati.11 Secondo Edward Herman e Noam Chomsky, queste persone rientrano nella categoria di coloro che, agli occhi degli imperialisti, vanno considerate “vittime irrilevanti” — rispetto alle loro “vittime rilevanti”12 — quelle che, per usare un’espressione di Judith Butler, sono considerati abbastanza umani solo per essere “degni di compianto”.13 Nel contesto di una pandemia, non basta più che il nord globale esternalizzi le irrilevanti vittime offshore — tra queste adesso ci sono gli anziani, i disoccupati, quelli con condizioni disagiate preesistenti all’interno dei nostri confini.
A questo punto, non abbiamo ancora nemmeno affrontato il razzismo generatosi con il coronavirus, il contagio della alt-right che si è diffuso ancora più velocemente del virus stesso. Crimini d’odio contro le persone di origine asiatica, l’equazione tra il colore della pelle e la malattia — tutto ciò segue all’impronta quel manuale di strategia propagandistica che è il falso-documentario Der ewige Jude (1940) di Fritz Hippler, in cui ratti e altri parassiti venivano usati come “allegoria” degli ebrei in Europa14 Steve Bannon, regista e stratega di Trump, ha rapidamente adottato e diffuso la teoria per cui il coronavirus sarebbe in realtà un’arma biologica prodotta in un laboratorio segreto cinese. Questo tipo di narrazione serve a rafforzare l’idea che la Repubblica Popolare Cinese sia al centro di un nuovo asse del male, legittimando il famoso muro di confine di Trump, mentre virus e migranti si fondono in un’unica grande minaccia volta a infettare il corpo sovrano degli Stati Uniti.15 Nel frattempo, il presidente di estrema destra dell’Ungheria, Viktor Orbán, ha dichiarato l’esistenza di un legame diretto tra il coronavirus e il rischio di un fenomeno di immigrazione “illegale”.16

Dozzine di film hollywoodiani sulle pandemie hanno gettato le basi per narrazioni di questo tipo, al fine di catturare l’opinione pubblica. Che si tratti del virus Motaba modellato sulla base dell’Ebola in Outbreak (1995) o del virus MEV-1 modellato sulla SARS in Contagion (2011), il virus ha sempre origine in un corpo “estraneo”; per l’impero americano, tutto ciò che è straniero deve essere temuto e rimosso, che si tratti di Zaire come di Hong Kong. In World War Z (2013), la scena più significativa è l’arrivo in Israele di alcuni sopravvissuti alla pestilenza di zombi: lì le industrie di armi e sorveglianza sovvenzionate dagli Stati Uniti hanno reso lo stato israeliano l’unica potenza al mondo in grado di resistere al contagio (uno scenario che mira chiaramente a legittimare il mantenimento dell’occupazione e gli appoggi stranieri di adesso). Nel film, è proprio il canto dei rifugiati arabi – accolti con benevolenza dagli occupanti statunitensi – ad attirare orde di zombi oltre la fortezza israeliana nonostante tutte le precauzioni, proponendo la visione profondamente offensiva e revisionista in cui è proprio l’altruismo israeliano a costituire la sua vera vulnerabilità.17
Questo cinema pandemico-catastrofico ha sviluppato in noi un certo tipo di risposte comportamentali al disastro, sia che riguardi l’ennesima piaga di zombie come in 28 settimane dopo (2002), in cui i sopravvissuti diventano rischiosi l’uno per l’altro più di quanto gli zombie sono per loro, o la più allegorica — e più pungente — epidemia di infertilità ne I figli degli uomini (2006). Noi, la classe precaria, dovremmo provvedere ampiamente a noi stessi, accumulare scorte di cibo, medicine e armi e fidarci delle élite di governo che ci impongono misure di sicurezza brutali, assicurandoci che saremo risparmiati dalle conseguenze più gravi (mentre accumulano e custodiscono tesori d’arte da ammirare nei loro bunker privati). È una narrazione che suppone che la psicologia sociale non sia mai andata oltre la Psicologia delle folle di Gustave Le Bon (1895).
Inoltre, non possiamo dimenticare come decenni di giochi di guerra, sviluppati dalla RAND Corporation, hanno instillato proprio quel tipo di mentalità nelle élite di governo. Si pensi al gioco da tavola Atlantic Storm, che ha ispirato una delle più importanti simulazioni di attacco bioterroristico a livello internazionale, svolta nel 2005 al Centro di Biosicurezza del Centro Medico dell’Università di Pittsburgh.18 La sceneggiatura inizia con un fantomatico summit internazionale a Washington, DC, quando arrivano improvvisamente notizie di un massiccio attacco terroristico in Europa che sta avvenendo sotto forma di un virus del vaiolo in rapida diffusione.19 Al summit erano presenti alcuni ex capi di governo e l’ex segretario di Stato americano Madeleine Albright nel ruolo di presidente degli Stati Uniti.20 Mentre giungono le notizie sulle vittime, il messaggio dello scenario del gioco è chiaro: la combinazione di malattie e terrorismo rappresenta una minaccia maggiore di tutte le guerre del secolo scorso messe insieme, alimentando uno scenario in cui solo le risposte più drastiche sono immaginabili — militarizzazione delle infrastrutture sanitarie pubbliche, dispositivi di sicurezza estrema, disprezzo per tutte le leggi esistenti, patriottismo e nazionalismo illimitato per proteggere almeno una parte della popolazione. In altre parole, dal punto di vista del gioco, il mondo non è più governabile attraverso i mezzi comuni — una situazione familiare al governo italiano, quando viene informato che la Germania ha rifiutato di inviare forniture mediche a Roma per lottare contro l’epidemia di coronavirus: che ognuno governi male per sé.21

Questo passaggio tempestivo all’estrema militarizzazione potrebbe non sembrare familiare vista l’attuale risposta globale da parte dei governi dell’emisfero settentrionale del pianeta, che finora hanno ampiamente privilegiato l’attività economica e la salute del Dow Jones piuttosto che la salute dei membri effettivamente vivi e pulsanti delle loro popolazioni — l'”immunità di gregge” del Regno Unito è tra le strategie più ciniche, in quanto soppesa brutalmente il danno collaterale della propria popolazione apparentemente sacrificabile contro il bene supremo della stabilità del mercato.22 Una strategia che il governo inglese è stato costretto a rivalutare in seguito alle proteste dell’opinione pubblica, ma che è stata ora adottata dal governo olandese.23 Ma dal momento in cui i governi stanno lentamente realizzando che la chiusura totale è l’unica strategia possibile, dobbiamo aspettarci che entri in vigore una forma mentis alla Atlantic Storm, con l’aiuto del settore sicurezza, per il quale una pandemia non è altro che la prossima opportunità di mercato. E mentre il virus, come hanno dimostrato alcuni governi, è decisamente contenibile, avremo bisogno di tenere questa pericolosa idea di un mondo ingovernabile bene a mente, pensando all’inevitabile crisi pandemica e alimentare provocata dall’emergenza climatica e i milioni di rifugiati climatici che verranno.
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Le condizioni della “dottrina dello shock” che emergono ora aprono diverse strade: possono diventare la base per la propagazione dell’austerità, del razzismo e della messa in sicurezza di massa, ma possono anche essere la base per la propagazione di nuove forme radicali di socializzazione e di assistenza collettiva. Ecco le parole di Naomi Klein riguardo alla pandemia:
Se c’è una cosa che la storia ci insegna, è che i momenti di shock sono profondamente volatili. O perdiamo un bel po’ di terreno, veniamo spennati dalle élite, e paghiamo il prezzo per decenni, oppure otteniamo vittorie progressive che sembravano impossibili solo poche settimane prima. Non è il momento di perdere la testa. Il futuro sarà determinato da chiunque sia disposto a lottare più duramente per le sue idee.24
Nel romanzo di José Saramago Cecità (1998), in un paese mai nominato, un piccolo gruppo di persone in quarantena cerca di sopravvivere al dilagare di un’epidemia di cecità. Nella storia, la narrazione della messa in sicurezza è centrale. Ma nello scritto successivo di Saramago, Saggio sulla lucidità (2004), l’epidemia non è più biologica ma sociale: al momento delle elezioni, la maggioranza della popolazione vota scheda bianca. Indipendentemente dalle politiche antiterroristiche che il governo dello stesso paese impone per scoraggiare questo comportamento “sovversivo”, sempre più persone votano scheda bianca. Come punizione, il governo decide di abbandonare la sua gente, e le persone a loro volta rispondono organizzando l’assistenza sanitaria collettiva e la distribuzione alimentare.
Per molto tempo, ho erroneamente creduto che il Saggio sulla lucidità fosse un manifesto per votare scheda bianca. Invece, è un manifesto letterario indirizzato alla nostra capacità di rendere differenti e di trasformare le crisi imposte dai regimi in cui viviamo. L’insediamento del Partito Democratico considera un voto per Sanders come un voto in bianco, perché presumibilmente non ha mai fatto nulla come senatore, e niente farà mai come presidente. Meglio votare per Biden, dicono, e unirsi a coloro che mantengono lo status quo di un mondo ingovernabile responsabile delle crisi del passato, del presente e del futuro, in cui non ci resta che pregare per la sopravvivenza individuale. Ma questo non è un mondo che vale la pena trasmettere al futuro.

Invece, in Italia, le strade sono piene di canti di solidarietà da balcone a balcone. Gruppi autonomi hanno rapidamente organizzato nuove strutture necessarie alla sopravvivenza.25 I compagni — quando hanno le condizioni favorevoli per farlo — praticano il distanziamento sociale per essere più vicini l’uno all’altro, condividendo ancor di più beni e mezzi di comunicazione digitali per consentire modalità alternative di raccolta e assembramento. Gli operatori sanitari combattono per la propria salute assieme alle persone contagiate. I sindacati sono alle porte del parlamento e chiedono risarcimenti per le classi precarie, e gli operatori culturali divulgano la richiesta: «Chiudete tutto, pagate tutti!»26 Le istituzioni culturali trasmettono i loro programmi gratuitamente in streaming (istituzioni come grandi musei e teatri, che finora si erano mostrati ben poco interessati al libero accesso). Attivisti e assistenti sociali chiedono l’evacuazione immediata del campo profughi di Moria in Grecia. Il primo governo spagnolo di sinistra dalla fine del fascismo ha immediatamente preso il controllo delle infrastrutture sanitarie private: è nostro compito adesso assicurarci che non le privatizzino mai più.27 E Sanders, il nostro presidente, difende con la sua militanza le infrastrutture sanitarie che ci aiuteranno a sopravvivere a questo presente, consentendo un futuro in questo mondo radicalmente trasformato. Come ha fatto notare Jodi Dean:
La verità del capitalismo si presenta in tutto il suo nudo orrore in una crisi. Tutti odiano gli accumulatori e gli approfittatori. Apprezziamo i limiti di acquisto, le leggi contro l’aumento dei prezzi. Tutti riconosciamo che l’assistenza sanitaria è troppo importante per essere lasciata al mercato. Mentre la crudeltà del mercato appare, senza tutto il suo splendore ideologico, sempre più persone si rendono conto della necessità — per il bene di tutti — di cure mediche gratuite, di congedi medici retribuiti, di una rete di sicurezza sociale. Ora, sono tutti socialisti (che siano più o meno coscienti di esserlo).28
Questo tipo di propagazioni mostrano una contaminazione diversa, un virus socialista per il XXI secolo che non dobbiamo contenere, ma di cui dobbiamo consentire la rapida diffusione, il più velocemente possibile, con tutti i mezzi a nostra disposizione: attraverso la nostra arte e letteratura, la nostra poesia e il nostro cinema, il nostro attivismo e le nostre rivolte. Per le élite, questo potrebbe essere un mondo ingovernabile. Ma abbiamo ancora molti mondi da diffondere, da vivere e da amare con fraterna premura.
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Saggio originariamente pubblicato da Jonas Staal sulla piattaforma eflux conversations.
Traduzione in italiano a cura di Else Caggiano. Un ringraziamento alla Galleria La Veronica.
Editing a cura della Redazione di Argo. Particolari ringraziamenti ad Andrea Franzoni e Raffaello Fratini.
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NOTE
1 Conferenza stampa integrale: Joe Biden, 12 Marzo 2020, Washington Post →.
2 Conferenza stampa integrale: Bernie Sanders, 12 Marzo, 2020, NBC News → .
3 Mike Davis, “COVID-19: The Monster Is Finally at the Door,” LINKS: International Journal of Socialist Renewal , 12 Marzo, 2020 → .
4 Yaak Pabst, “Capitalist Agriculture and Covid-19: A Deadly Combination,” Climate & Capitalism, 11 Marzo, 2020 → .
5 Karen McVeigh, “Experts Warn World ‘Grossly Unprepared’ for Future Pandemics,” The Guardian, 18 Settembre, 2019 → .
6 The Red Nation, “The COVID-19 Pandemic: Capitalism in Crisis,” therednation.org, 16 Marzo, 2020, → .
7 Jonathan Watts, “Coronavirus Could Cause Fall in Global CO2 Emissions,” The Guardian, 10 Marzo, 2020 → .
See also Jillian Ambrose, “Coronavirus Poses Threat to Climate Action, Says Watchdog,” The Guardian, 12 Marzo, 2020 →.
8 Martine Orange, “Europe Is Saving the Financial Markets, But Not Coronavirus Victims,” Jacobin, 14 Marzo, 2020 → .
9 Rupert Neate, “Super-Rich Jet Off to Disaster Bunkers Amid Coronavirus Outbreak,” The Guardian, 11 Marzo, 2020 →.
10 Joe Roberts, “Telegraph Journalist Says Coronavirus ‘Cull’ of Elderly Could Benefit Economy,” Metro, 11 Marzo, 2020 → .
11 CDC Centers for Disease Control and Prevention, “Global WASH Fast Facts” → .
12 Noam Chomsky and Edward S. Herman, Manufacturing Consent (Pantheon Books, 1988), 39.
13 Judith Butler, Precarious Life (Verso, 2004).
14 Suyin Haynes, “As Coronavirus Spreads, So Does Xenophobia and Anti-Asian Racism,” TIME, 6 Marzo, 2020 → .
15 Madeline Peltz, “Steve Bannon Gave An Interview to Conspiracy Site Linked to his Billionaire Benefactor,” Mediamatters for America, 27 Febbraio, 2020 → .
16 “Orbán to EU Counterparts: Clear Link between Coronavirus and Illegal Migration,” Hungary Today, 11 Marzo, 2020 → .
17 Matt Vornell, “Where the Z Stands for Zionism,” Al Jazeera, 17 Luglio, 2013 → .
18 “Atlantic Storm,” Center for Biosecurity at the University of Pittsburgh Medical Center, 2005 → .
19 Joseph Masco, The Theater of Operations: National Security Affect from the Cold War to the War on Terror (Duke University Press, 2014), 173.
20 Bradley T. Smith et al., “Navigating the Storm: Report and Recommendations from the Atlantic Storm Exercise,” Biosecurity and Bioterrorism: Biodefense Strategy, Practice, and Science 3, no. 3 (2005): 258.
21 “Italy Wonders Where Europe’s Solidarity Is as Coronavirus Strains Show,” Financial Times, 13 Marzo, 2020 → .
22 Sarah Boseley, “Herd Immunity: Will the UK’s Coronavirus Strategy Work?,” The Guardian, 13 Marzo, 2020 → .
23 Naomi O’Leary, “Coronavirus: Dutch Adopt Controversial ‘Herd Immunity’ Strategy,” The Irish Times, 17 Marzo, 2020 → .
24 Naomi Klein, “Coronavirus Capitalism – and How to Beat It,” The Intercept, 16 Marzo, 2020 → .
25 “Autonomous Groups Are Mobilizing Mutual Aid Initiatives To Combat The Coronavirus,” It’s Going Down , 14 Marzo, 2020 → .
26 “Museums, Galleries, Art Fairs, Art Centers, Universities, Theaters, Festivals… Cancel Everything, Pay Everyone!,” Documentations, 14 Marzo, 2020 → .
27 John Henley, Kim Willsher, Ashifa Kassam, “Spain takes over private healthcare amid more European lockdowns,” The Guardian, 16 Marzo, 2020 → .
28 Post su Facebook, 14 Marzo, 2020.