Remedios Varo nei versi di Constantin Severin, tradotti da Toti O’Brien ⥀ Le vele – Poesia della traduzione 14
La rubrica Le vele propone, con tre uscite distinte, le poesie del poeta rumeno Constantin Severin, tradotte da Toti O’Brien. La prima poesia pubblicata può essere letta qui
La seconda poesia proposta di Constantin Severin, nella traduzione di Toti O’Brien, è dedicata alla pittrice surrealista Remedios Varo. Severin ne fa un ritratto vivido, eccentrico, visionario, che risponde alla cifra artistica di questa straordinaria donna. Un racconto in versi esposto in prima persona, in cui la donna-bambina si immedesima in animali di ogni specie, creature fantastiche che affrontano l’esistenza in modo sofferto e passionale, in un passaggio indefinito “tra arte e mondo”. E come il percorso artistico di Remedios Varo, la poesia di Severin attraversa, con immagini concrete, la dimensione spettrale del mistero, del fantastico, grazie alla parola poetica che qui – come nell’opera pittorica – si fa visione.
(a cura di Rossella Renzi)
L’immagine di copertina, Text and Time 108, è di Constantin Severin.
REMEDIOS VARO
Fui una donna-bambina con vene fiorite nell’altrove
paesaggi tremanti risucchiati dal suono sparso del flauto
creature eteree che sgorgano dalla carne fusa e anelante
un essere caldo di plasma una bianca oasi di nebbia trasparente
da cui bere facce cuoriformi di donne-civette e uomini-crisalide
ed orchestre portabili fatte d’ossa di antichi morti
la mia vita il doloroso memento di un corto circuito tra mondi
Fui una storia catalana di forme e segni un palinsesto introvabile
scritto da mistici russi da Bosch De Chirico Goya Poe Matta e Bach
donna con ali di pipistrello espulsa dal giardino di terrene delizie
surreale apparizione ectoplasmica nel barrio Roma di Città del Messico
in profondo stato di dormiveglia cercai la quarta dimensione
e tentai di sfilare la crisalide dal corpo di Kati e Leonora
mentre sedevo a tavola con i miei gatti e vampiri vegetariani
Fui un’agile salamandra scappata dal convento
nata dagli schizzi perduti di un pittore rinascimentale
da cui ereditai armonia sfumature e strutture narrative
incontrai pace e magia di sacre geometrie nell’acqua profonda
vibrando dentro l’onda lasciando a galla comuni solitudini
respirando nel vortice del pericolo comunicai l’indicibile
e scordai che viviamo e moriamo immersi nel sonno (1)
Fui una macchia di sangue in un obsoleto laboratorio alchemico
nido incandescente di globuli rossi e bianchi
sollevato da angeli-crisalide tra fiale e provette di cristallo
bozzolo in rilievo da cui sfuggono farfalle inebriate di solitudine
ho sempre dipinto in presenza di un’architettura invisibile
utilizzando linee-talismano per captare i movimenti del tutto
celai nella luce il mio cuore con grandi occhi amputati dalla storia
Ho guardato attraverso gli occhi arcuati del non-essere
nulla immerso nel nulla da cui nascono arte e mondo
granelli di polline del mistero con tinte che sfumano
alveare di forme che sputa in anime-pozzi lava policroma
una creatura di suono che sogna di incarnarsi in una cattedrale gotica
tra le mani sottili e traslucide di un pittore di icone
nel mio sguardo risuscitato dai morti di ora e di sempre
(1) Dagli scritti del mistico russo G. I. Gurdjieff, molto amato dall’artista.
Suceava, 25 agosto 2021
REMEDIOS VARO
I was a woman-child with flowery veins in spaces beyond us
with trembling landscapes sucked in by the vast sound of the flute
and beings of etheric matter gushing from my melted flesh of longing
a hot plasma creature a translucent nebulous white oasis
from which the heart-shaped faces of owl-women and chrysalis-men were drunk
portable orchestras made from the bones of the long-lost
my life was a painful reminder of a short circuit between two worlds
I was a Catalan story about line and form a palimpsest out of print
written by Russian mystics by Bosch and De Chirico by Goya and Poe by Matta and Bach
a woman with bat wings expelled from the garden of earthly delights
a surreal and ectoplasmic appearance in the Colonia Roma in Mexico
looking for the fourth dimension in a deep and awakening state of sleep
trying to peel the chrysalis from the bodies of friends Kati and Leonora
and sit at the table with the vegetarian vampires and cats in my canvases
I was an agile salamander running away from a nunnery
born from the lost sketches of a Renaissance painter
from which I inherited the harmony the tonal nuances and narrative structures
I found in the deep waters the peace and magic of sacred geometry
the waves that make you vibrate and forget the collective loneliness above
a way to breathe in the whirlpool of danger and to communicate the incommunicable
to forget that man lives his life in his sleep and dies in his sleep (1)
I was a bloodstain in an old alchemical laboratory
an incandescent nest with white and red blood cells
raised by angel-chrysalis among retorts and crystal stills
an embossed drawing like a silk cocoon from which butterflies come out drunk with loneliness
I always painted with the feeling of an invisible architecture
I used the talisman-line to capture the movements of everything
and I nestled in the light my heart with huge eyes mutilated by history
I was looking through the almond-shaped eyes of the non-existent
nothing deeply immersed in nothing from which the world and art are born
the pollen grains of the mystery with tones from bright to dark
a honeycomb of shapes that pours its multicolored lava into soul-wells
a sound creature who dreams of incarnating in a Gothic cathedral
in the thin transparent hands of an icon painter
in my gaze resurrected by the dead of all times
(1) From the texts of the Russian mystic G. I. Gurdjieff, beloved by the artist.
Suceava, August 25, 2021

Constantin Severin è nato a Baia de Arama e vive a Suceava. È un poeta, scrittore e artista rumeno, fondatore del movimento artistico Archetypal Expressionism e autore di dieci libri di poesia, saggistica e narrativa tra cui Improvisations on harmonic key, The Axolotl and The Alchemical City. Le sue opere visive e i suoi articoli su arte, teoria, critica e cultura sono apparsi sul sito della nota Saatchi Gallery di Londra e su riviste internazionali quali Artdaily, World Literature Today, Levure littéraire, Trafika Europe, Empireuma, Contemporanul, Vatra, Arkitera, Glare Magazine, Cuadernos del Ateneo, Dance and Media Japan and Pro Saeculum. Ha contribuito regolarmente ai programmi della BBC e di Free Europe Radio.
Toti O’Brien, nata a Roma e residente a Los Angeles dall’inizio degli anni ’90, è autrice di Other Maidens (BlazeVOX, 2020), An Alphabet of Birds (Moonrise, 2020), In Her Terms (Cholla Needle, 2021), Pages of a Broken Diary (Pski’s Porch 2022) e Alter Alter (Elyssar, 2022). Contribuisce recensioni e articoli su arte, cultura e società a varie riviste. Traduce poesia in italiano dallo spagnolo, dall’inglese e dal francese.
Le vele. Poesia della traduzione 1
Le vele. Poesia della traduzione 2
Le vele. Poesia della traduzione 3
Le vele. Poesia della traduzione 4
Le vele. Poesia della traduzione 5
Le vele. Poesia della traduzione 6
Le vele. Poesia della traduzione 7
Le vele. Poesia della traduzione 8
Le vele. Poesia della traduzione 9
Le vele. Poesia della traduzione 10
Le vele. Poesia della traduzione 11
Le vele. Poesia della traduzione 12
Le vele. Poesia della traduzione 13