Resina di Gabriele Doria ⥀ Passaggi

La rubrica Passaggi presenta oggi Resina, una prosa di Gabriele Doria accompagnata da due illustrazioni di Davide Andreatta. L’editoriale della rubrica può essere letto qui

Illustrazioni al testo di Davide Andreatta, 2023.

 


 

Cercò a lungo di aprire un pertugio uno spazio di fuga di evadere da quello sguardo che lo teneva in scacco, ma finì ricoperto da un’esplosione di tessuto epiteliale.
Diguazzando tra le membrane dimenticò quando e dove era stato dio.

 

The transformation of epitelial tissue in landscapes.

P®ex orphica:
Si ricordò. Di tutte le rose (una, forse meno), tutte le parole d’amore (le stelle sono tante, milioni di milioni) e di tutte le lacrime; e si rese conto di come avesse perso verve ah se io potessi restituire un po’ di verve (there will be no epiphany) anche a questa lacrima (l’ha chiamata_ la macchinetta spara-paie, al supermarket sotto l’albergo). So wie der Mensch nicht da ist, Berliner Kindheit (lasciami parlare della posizione tantrica, un po’ di brio, slogarsixlogarsi)

 

[Orinare sul sagrato. Tutto è puro per i puri (?)––→ alienare il consenso. Più tardi l’iban per l’affitto_ Somewhat defective./] 

Attraversai una volta una città popolosa, imprimendomi nel cervello, per più tardi servirmene

[…………]

tutto il resto da tempo l’ho scordato.

each image is an investigation that revolves around a series of altered singularities, an evolution of beauty in progress.

*“una donna [….] un giorno dopo l’altro [……] una notte dopo l’altra […….]”

Ti ho mai parlato delle volte in cui mi sono nascosto da te? Ero lontano più o meno qualche migliaio di chilometri io facevo esattamente ciò che tu avresti voluto io facessi se tu avessi ancora voluto io facessi qualcosa (Anni in cui ho passato il tempo a chiedermi se tutto ciò non fosse un gigantesco omaggio postumo, per dimostrare qualcosa a te ma quel “te” non esisteva ormai da anni e io
foreign
[Laughter]
colleague has somehow withdrawn he himself has contracted a species of venereal disease from one of his patients he was once a fierce sensualist but he has now become a pure metaphysician  his body he insists is a galaxy and these creatures are solar systems he becomes melancholy when they are far from him

 

voglio che tu mi prometta una cosa: 1. odierai il futuro; 2. mai più di 3 arance al giorno; 3. fammi male, ti supplico
(Jack Fritscher ingannava Mapplethorpe ma poi lui gli infilava tutto il pugno su per il culo) questo mi ricorda quella volta dal fioraio quando abbiamo visto –hot like hell!- la mandibola ancora rinserrata nel gelo quando abbiamo visto (eppure stupito d’esser condannato)   il definitivo crollo
[il pathos è il dono del demone?]quando abbiamo visto
[Rock Hudson è riuscito a rendere credibile l’eterosessualità * ]  il  crollo definitivo
di una a caso delle nostre [vorrei
parlarti cristallo incrinato urlante]
.                                               gengive             [a morbid stasis]

 

quando abbiamo visto
Le nane brune chiamate     anche   stelle fallite.
Corpi sonori per ecstasy esploso.                       Corpi
esplosi per ecstasy sonoro.
.        Lo sguardo sarà
.              quel punto cieco da cui
Conta le mandorle, per favore                                                                                   .

((Afrobeat al tungsteno.. lui restò come chi non sa proprio cosa fare. le piramidi di Tokyo sembravano quasi in technicolor in questa grande notte atomic-wave d’America…

 

  

“Behind any kind of writing, be it romantic or theoretical, private or public, lies an anxious search for somebody who is not there.”

 

 

Gabriele Doria


Chi volesse proporre prose brevi e illustrazioni per la rubrica, può inviarle a questo indirizzo email: RubricaPassaggi@argonline.it

Gabriele Doria