Sei così pura, vulnerabile – Su “Passo dell’Inerzia” di Valentina Casadei

Pubblichiamo alcune poesie di Valentina Casadei, estratte dalla raccolta inedita Passo dell’Inerzia, accompagnate da una nota di lettura di Rossella Renzi. Oltre a queste poesie, Casadei ha pubblicato per Argo, nella prima stagione di Mixis, un racconto e un fotomontaggio

Questa raccolta inedita di Valentina Casadei – 26 anni romagnola, ora di stanza a Parigi – possiede la freschezza di una voce giovane che ama sperimentare la libertà del verso, nelle sue possibilità e nelle sue forme; mentre cerca di darsi una disciplina, seguendo traiettorie definite, anche da solidi percorsi di formazione letteraria. Molti dei testi di questa silloge hanno chiusure folgoranti: si accendono in poche righe, creano scie luminose nelle immagini che tracciano, richiamando l’occhio del lettore alle sagome simmetriche sulla pagina, date da una disposizione del verso graficamente ricercata.

È un racconto in versi in forma di frammenti, colmo di emozioni vissute nella dualità, dal momento che il “tu” è centrale nelle poesie: a volte è il solo motivo della scrittura, come ad esempio nel verso unico del testo: «Sei un pensiero pungiglione».

Col “tu” si può cercare e condividere una direzione, provando a contrastare l’inerzia del giorno, dal momento che ciò che emerge in modo spontaneo ed empatico in questa raccolta, è il senso di spaesamento e di smarrimento di fronte alle questioni della vita, e la conseguente necessità di un orientamento nella selva degli accadimenti, delle decisioni, delle riflessioni. Ma Casadei sa trovare conforto e consolazione nella minuzia del gesto, nella bellezza del piccolo dono quotidiano, con sguardo di meraviglia propria del ‘fanciullino’ e quello più accorto e passionale che coglie l’estasi nella natura e nel sogno, riportandoci alla magia della penna di Emily Dickinson.

La ripetizione è una delle strategie presenti nei testi di Valentina, insieme al passo cadenzato che scandisce il testo come fosse preghiera, salmo, invocazione, impastando frammenti del vissuto in una dimensione visionaria e rarefatta. E poi, il bisogno di pienezza, lo squarcio, la ferita che da sempre abita la poesia, danno vita a una parola che trema («eri carne che trema»), così pura e vulnerabile, come appare, esposta alla furia del mondo.Questo buio che incombe è però spesso illuminato dalla dimensione fantastica e favolosa, creata con la presenza di fate, streghe, occhi grandi, da un’autrice che accetta la sfida con la pagina, e che implora la protezione di un principe o di un dio, per sfuggire all’incertezza di ciò che arriva col mistero del giorno e che può fare paura.

 

da Passo dell’Inerzia di Valentina Casadei 

 

 

Il mattino per le stelle,
la fame per le fauci,
il passo dell’inerzia

 

Sei pioggia su giacca,
sei quella parola che non dico

Misconosci le regole del vuoto

E l’eternità ti aspetta fra i respiri

 

 

***

 

Ti dedichi,
con cura,
al peso delle piume
Detieni i diritti dei cieli
linea diretta alle stelle,
che unisci
come puntini senzadio,
sparsi a manciate goffe
da mani di contadini
che trovano casa ai semi

 

***

 

La fine del vagito
è l’urgenza massima,
il codice fuoco

È la melodia
di uno strumento rotto

È come brina:
ciò che resta
del pianto delle foglie

È il mondo
che strappa ai vivi
tutto quello che hanno

 

***

 

Sei il principe dei miei tormenti
la ragione dei miei respiri

Sei un’ignara creatura mortale
la mia preghiera prima di andare a dormire

 

***

 

Ti domanderanno dov’é nascosta
la fessura dell’alba
nella quale s’intravedono i fuochi di capodanno

Il sole si moltiplica
e guarisce il dolore che ti copre

 

Foto di Valentina Casadei

VALENTINA CASADEI è autrice, sceneggiatrice e regista. Diplomata in storia dell’arte e del cinema al DAMS di Bologna, ha finalizzato un master in regia e sceneggiatura all’EICAR di Parigi. Ha diretto due cortometraggi Tutto su Emilia e I Nostri Giorni Benedetti, che sono stati selezionati in molti film festival internazionali. Ha scritto tre cortometraggi, Se Fossi Fuoco, Giusto il Tempo per una Sigaretta, A Uber Story, che sono in fase di pre-produzione con tre case di produzione italiane, ARTEX FILM (Padova), FIRST CHILD PRODUCTIONS (Bologna) e NARDIS PRODUCTION (L’Aquila). Giusto il Tempo per una Sigaretta ha ricevuto i fondi di sostegno alla produzione della regione Emilia Romagna. Sue poesie e racconti sono stati pubblicati in riviste letterarie italiane (Patria Letteratura, Gradiva, Argo, L’Irrequieto, Poeti del Parco, Margutte, Rock’n’Read, Il Foglio Letterario, Il Segnale…). La sua prima raccolta di poesie, Tormento Fragile, è stata pubblicata da BERTONI EDITORE (Perugia), nel mese di novembre 2018. E’ in uscita il suo primo romanzo breve, Un Giorno, edito da FERRARI EDITORE (Rossano).