A squarciagola (atonia uterina) di Jonida Prifti ⥀ Passaggi

Oggi per la rubrica Passaggi presentiamo un estratto della della prosa poetica  A squarciagola (atonia uterina) di Jonida Prifti, con un’illustrazione di Luca Cingolani. L’editoriale della rubrica può essere letto qui

Immagine in copertina di Luca Cingolani, Canaliculation, 2023.

 



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Sulle vesti di ieri, mentre il cielo raccoglie sotto il suo fondo, cammino in pietre lente. Questi passi lievitati in pesi intraducibili, di quando le gambe aperte portavano alla luce una testa a punta. Urla nello spazio. Dentro i tic tac dei battiti, a scandire le contrazioni di un corpo nuovo, ci sei tu che spingi, verso l’apertura del tempo. Un inizio per entrambi.

Le braccia allungate cercano un piglio in un’atmosfera permeata di bollicine di diversa misura. Invisibili agli altri, schioccanti per gli occhi. Dopo la fuoriuscita dell’anima antica, quella contenente la moltiplicazione di forze ataviche, imbatte in superfici molli, dentro i quali si mescolano ricordi roteanti. Una vita di una parente si è infilata sotto pelle, a battere a suon di onde sonore il suo dolore, per unirsi a questa massa di carne impegnata a trovare un equilibrio alle ossa, imprecando all’immagine di rassicurare una linea che sia, non dico dritta.

 

 

All’urlo di gole, perché al singolare non può raffigurare tutto il canto disturbante.
L’urlo di un coro di ululi d’animali, invischiati in lotte notturne, alla radice del palato, fiorisci membrana sottile, scorri sangue. Non solo fuori, questo flusso ematico, a sporcare il tessuto. Tentacoli addosso a me. Si muovono come le mani di un direttore d’orchestra sotto acido.
In cura all’atonia uterina. Se potessi dare un grido all’utero, la tortura del suo eseguire, nella ramificazione del suo esistere, all’estremità interiore del piacere, in crescendo l’urlo nervoso, termina in condotti ghiandolari.

Nel giardino di quella chiesa, nel silenzio di una mattina, si apre un urlo diverso.
A seguire le forme delle foglie, le nervature dei tronchi, spingo suono con i denti.
Colpo infranto dal labbro posteriore, rigonfiato d’insonnia, dopo giorni persi nel tramonto, ecco il buio che sottrae il labbro superiore. Una “m”, orizzontale, avvia l’urlo sorto.

 

 

Dal passato si apre un varco. Il mare attraversato, nella luce cadente, nelle ore sommate. All’arrivo, uteri neri spuntano dal cemento. Una terra tutta di urli, come vento in eco tra i monti. Piomba l’arma dal nascondiglio, punta a rovescio se hai forza! Questo canticchiare a filastrocca, a ripetersi dentro la bocca, giù in fondo sulla collina, la sostanza di quella donna. Solo l’ombra del suo volto, a schivare il proiettile che finisce nell’urlo del ciliegio. Lì nel campo, sì al centro, l’albero in fiore, sparge echi di petali trapassati. La madre fortunata, si piega ai piedi del ciliegio mezzo spoglio, a rabbrividire nel suo corpo. Gli spari sono fionde che lanciano rocce.

L’uomo risponde lanciando un grido dopo la festa, preso dall’ebrezza del suo pianto.
Il colpo cieco, il botto che in aria semina uteri ammucchiati in campi arati.
Giù, tutte giù, strillano ‘madre’, i bambini sotto braccio. Nel frattempo corri cane, segui pecore al tramonto, per la via di fango porti in salvo.

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Chi volesse proporre prose brevi e illustrazioni per la rubrica, può inviarle a questo indirizzo email: RubricaPassaggi@argonline.it

Jonida Prifti
Luca Cingolani, Canaliculation, 2023.

 

© La foto dell’autrice è di Carlotta Cerquetti


Jonida Prifti
Jonida Prifti

Nata a Berat, Albania, nel 1982, ed emigrata in Italia nel 2001, Jonida Prifti è poetessa, artista poliedrica la cui ricerca spazia dalla poesia sonora e musica alle arti visive, partecipando a diversi eventi internazionali di arti performative, da sola o nell’ambito di progetti innovativi che l’hanno vista e vedono protagonista; in primis “Acchiappashpirt”, assieme al musicista noise Stefano Di Trapani. Jonida è stata finalista al “Premio Pagliarani 2024” con il testo di prosa poetica “A squarciagola”. Fra le altre cose, ha pubblicato Ajenk (Transeuropa); Rivestrane (Selva); Stazione degli occhi (Kurumuny); Tola (Canti magnetici); G e n e r a t A (Upitup records); Carnica (My own private records). In prossima uscita l’LP Ninulla, Acchiappashpirt (Legno records); Annia (Maple death + My own private records). www.jonidaprifti.com

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