Non ero io
2. perché poi, anche questo, poi anche questo ritorna, è tutto un ripresentarsi, le stesse facce, le stesse cose, a fare muro, poi lo schiacciamento, la pressione, sui bulbi oculari, sullo sterno, è una spinta continua, perché poi torna, ti mette all’angolo, quel rumore, per tutta la notte, quel rumore continuo, come di mille aghi, anche questo, poi, ritorna, per tutto il giorno, quel rumore, quel rumore continuo, come di mille taglierini, aperti e chiusi, aperti e chiusi, perché poi non s’arresta, vedi, puoi trattenere il respiro, puoi, accovacciarti, appiattirti contro il muro, puoi, è vero, andare a sbattere, puoi, è vero, andare a sbattere, puoi, è vero, appiattirti, appiattirti, tenere il respiro, anche questo, poi, anche questo ritorna, la pressione sugli occhi, le immagini che spingono, entrano dentro, puoi, è vero, dire che no, le stesse cose, le stesse facce, no, a fare muro, no, perché poi
3. allora li senti, non smettono mai, ti dico, non smettono mai, con quei loro sguardi viscidi, sempre lì, come se ti volessero toccare, come se volessero, non so, qualcosa che non capisco, ti guardano, ti guardano e non smettono, allora li senti, perché te ne accorgi dopo, li senti, quei loro movimenti, quei fremiti, c’è tutto un codice, te ne accorgi dopo, solo dopo, c’è tutto un modo, di fremere, schioccare le labbra, c’è tutto un modo, e non smettono mai, no, lo giuro, con quei loro accenti, le inflessioni che non tornano, devi sentirli, facci caso, è quel loro modo, quel loro modo di guardare, quel loro modo, e non smettono mai, se ci sei, loro ci sono, se ti muovi, loro, dico, proprio loro, con quegli sguardi, quei movimenti, le vibrazioni delle ciglia, anche quelle, c’è tutto un codice, ti dico, come se volessero, non so, qualcosa che non afferro, e ti guardano, ti guardano e non smettono, allora li senti
4. buono a sapersi, è nel grigio, nel grigio ferro, che tutto decade, buono a sapersi, le minutaglie, le particole, il tracciato sottocute, nel grigio ferro, è il tono dominante, nel grigio, e la polvere, per esempio, sui bordi, la polvere nelle fessure, la polvere, per esempio, e tutto il resto, è nel grigio, vedi, la limatura, anche quella, il tratto, il tono dominante, è in quello, nel grigio ferro, non c’è scampo, tutto converge, tutto torna lì, e il ronzio, il ronzio continuo, dei grandi aspiratori, le ventole che girano, ininterrotte, dico, ininterrotte, giorno e notte, cosa vortica, lì dentro, cosa vortica, ininterrotto, anche lì, è il tono, il tratto dominante, qualcosa che turbina, vedi, qualcosa che gira, ininterrotto, vedi, nel grigio, nel grigio ferro, è sempre lì, anche nell’aria, a questa altezza, nelle spore, che tutto, che tutto converge, sempre lì, nel grigio ferro, sempre buono a sapersi
testi tratti da Italo Testa, Tutto accade ovunque, Aragno, 2016
La scheda del libro dal sito della casa editrice.