Una poesia d’amore ordinata su G_Lovo di Francesca Stefanelli ⥀ Passaggi

La rubrica Passaggi presenta oggi Una poesia d’amore ordinata su G_Lovo di Francesca Stefanelli, illustrata da Iaia. L’editoriale della rubrica può essere letto qui

Illustrazione in copertina di Iaia, Ho perso il filo, 2021.

 


Una poesia d’amore ordinata su G_Lovo

 

Tu sei la mia notte
Che ha mille lucenti bocche
Per succhiare le mie ripide maree
Il mio pavone dai cent’occhi
Dove mi guardo nuda
In una casa di specchi rotti
Tu sei pietra focaia
Che ha mille orecchi
Per incendiare il più piccolo mio tormento
Tu sei la stellina
In questa strana gracida rovina
Del mio firmamento

Questa poesia voleva essere mandata per telepatia da una persona a un’altra, ma la città non consente il senso vuoto – solo quello di vuoto – né una efficiente comunicazione, così restò incagliata in uno striscione dello scudetto, finì sotto la ruota di un rider, in un grumo di fritto, nel discorso di una guida turistica in polacco, in un altro in coreano, tirò giù un pezzo di balcone, sganciò un lucchetto di un cancello di una villa di Posillipo, fu impanata, ordinata, sputata, vomitata, caffekimbata, zuccheronelcaffegirata, pippata, lacrimata, cuozzata, ingozzata, venduta con un pezzo di Scampia, ricomprata in un piatto di scampi, centrodirezionata, ricentralizzata, nel centro gentrificata, stracciata, brandizzata, ruotamotorinata, polverata, reimpastata e finì sullo scontrino di una pizza di S*rbillo.
Il cliente ci lesse:
“La notte ha specchi rotti. Tu sei il mio tormento. Tu sei straniamento”

Anche la telepatia è afflitta dai grandi problemi sociali che dilagano negli spazi che abitiamo. Una buona telepatia non possiamo più permettercela, per non parlare dell’amore – con tre euro l’ora di stipendio non ci compri né l’amo né le ore, costa veramente troppo.

 

 

 


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Francesca Stefanelli
Iaia, Ho perso il filo, 2021.