Lampo era un gatto randagio e viveva in un [[parco]], dove era il regnante indiscusso perché gli altri gatti, vedendo la sua meravigliosa striatura arancione-nera,
si spaventavano pensando fosse una tigre.Si dà il caso che questo cassonetto fosse anche quello in cui Lampo e i suoi amici andavano sempre a cercare cibo, così quelli del condominio ebbero una fantastica [[idea]].Perchè i discendenti, vi starete chiedendo? Dopo la trasformazione non ne rimasero più di gatti del condominio. O meglio, [[qualcuno]] rimase. Tutti gli altri erano stati sbranati da Lampo, o meglio, da Tempesta. Da quella notte ogni ventiduesimo del mese i gatti del conominio si rintanano in casa per paura di fare la fine dei loro antenati.Lampo aveva molti amici. Nella loro gang felina i suoi luogotenenti erano [[Gianni->gianni]] e [[Mondo->monco]]. Ogni notte andavano in giro a rovistare nei cestini della gente per trovare cibo da mangiare: non avevano bisogno di molto, solo qualche sfizio, perché la signora Gigli, la gattara locale, gli dava già tutto cio di cui avevano bisogno. Era abbastanza difficile trovare qualcosa dato che i rivali, [[quelli del condominio]], venivano trattati molto meglio.Non si sa perche si chiamasse così; si sa solo che lui è Gianni, il gatto un po' scemotto, fratello di [[Mondo->monco]]. Era scappato da quelli del [[condominio->quelli del condominio]] ]] e si era unito a Lampo.[[Quelli del condominio->quelli del condominio]] erano anche molto violenti. Ogni volta che qualche animale o, raramente, qualche adulto gli si avvicinava dovevano per forza graffiarlo. Si narra che [[Monco->monco]] abbia perso così il pezzo di orecchio che gli ha dato il nome, una volta che si erano scontrati vicino al [[cassonetto]].Il modo più semplice per togliere di mezzo la gang di Lampo, pensarono quelli del condominio, era semplicemente mettere del cibo avvelenato nel cassonetto dove [[la sera]] si procacciavano il cibo i loro rivali.Quella sera, come ogni altra, Lampo e i suoi amici si presentarono puntuali per mangiare. Si ritrovarono tutti insieme e mangiarono fino a sazietà. Venti minuti dopo, il veleno cominciò a fare effetto. Gli amici di Lampo morirono uno dopo l'altro. Lui no, però: il veleno aveva causato una reazione particolare nel suo corpo. i suoi artigli crebbero, il suo pelo diventò completamente nero, e quasi raddoppiò la grandezza del suo corpo. Questa era la creatura che i [[discendenti]] di quelli del condominio imparano a chiamare Tempesta.Si chiama così perché gli manca parte di un orecchio.
Lui e il fratello [[Gianni->gianni]] sono i luogoteneti della gang dei gatti.Il parco si chiama Forte Altavilla, dato che era un fortino della seconda guerra mondiale e Pietralacroce, il paesino dove si trova, era chiamato Altavilla durante la guerra.
Una particolarità di questo luogo è quella di essere pieno di [[gatti]].Penny e Penno, i gattini di una famiglia che era in vacanza, sopravvissero e ripopolarono il condominio con i loro discendenti.Si sa veramente poco su di loro. Gang rivale a quella di Lampo, aveva come capa Micia, che gestiva tutti gli affari del condominio dove abitavano. Non a caso era la gattina degli amministratori condominiali.
Durante la notte quelli del condominio dormivano e facevano i bravi gattini domestici,
ma durante il giorno uscivano e si divertivano a fare disastri: cacciavano i [[topi]], [[rovesciavano->rovesciamenti]] e [[graffiavano->graffi.]]. Avevano anche la fortuna di vivere accanto al [[cassonetto]] più grande della zona...[[Quelli del condominio->quelli del condominio]] erano dei veri burloni. Ogni volta che vedevano un contenitore incustodito dovevano rovesciarlo solamente per il gusto di fare casino.Ebbene sì, [[quelli del condominio]] erano guastafeste, nel vero senso della parola: si divertivano a presentarsi con dei topi morti in bocca alle feste dei bambini del posto e a spaventarli.
Per loro fortuna, altrimenti sarebbero stati tutti sterminati, risparmiavano i bambini dai [[graffi->graffi.]].